Roma, 13 febbraio 2019 - La distrazione è la prima causa d’incidente. Associata al mancato rispetto delle precedenze, dei semafori e della velocità provoca più di 4 sinistri su dieci. L’ha confermato ieri l’Istat (i dati si riferiscono al 2017). Numeri che entrano nella discussione sulla riforma del codice della strada, di cui si sta parlando alla Camera. Due i filoni di novità: giro di vite sulla sicurezza stradale (firmato Lega) e nuove regole per la circolazione delle bici (in quota grillini).
“Alla luce delle audizioni Istat abbiamo avuto conferma che l’uso improprio di telefoni cellulari rappresenta ancora una delle principali violazioni al codice della strada - ha fatto notare Alessandro Morelli, presidente della Commissione Trasporti alla Camera –. Il cellulare è il vero killer quando parliamo di incidenti stradali”. Bastano tre numeri per far capire quanto la discussione in corso sia popolare: si stima che ogni giorno siano in movimento 30 milioni di italiani (con tutti i mezzi, non solo l’auto); l’Aci al 1° gennaio 2018 calcolava un parco auto di 38,5 milioni di mezzi, mentre quello dei veicoli in generale svetta a 51 milioni di immatricolazioni.