Lunedì 25 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Montagna, una donna è morta in Trentino. Diversi incidenti

La vittima è scivolata dalla cima del Monte Plische, Gruppo del Carega. Uno sciatore ferito dalle lamine a Claut, Friuli-Venezia Giulia. Capocordata soccorso nelle Alpi Giulie. Lecco, trovato cadavere 70enne scomparso a Natale

Ancora una volta decisivo il coordinamento dei soccorsi alpini in Valtellina

Ancora una volta decisivo il coordinamento dei soccorsi alpini in Valtellina

Roma, 14 gennaio 2018 - E' stata una giornata con numerosi interventi sulle montagne tra Verona, Vicenza e Trento. Una donna veneta è morta durante un'escursione in montagna, in Trentino: è scivolata dalla cima del Monte Plische, Gruppo del Carega, nei pressi della croce, monte che fa da sullo spartiacque tra la valle dell'Agno, in provincia di Vicenza, e la valle di Revolto, la cui testata si trova in provincia di Trento. L'allarme è scattato intorno a mezzogiorno, con il Soccorso alpino di Verona allertato in seguito alla chiamata di un escursionista che segnalava la caduta della sua amica.

Questa mattina alle 8, su richiesta della Prefettura il Soccorso alpino di Verona ha preso parte a una imponente ricerca mirata a far luce sulla scomparsa di S.M., 61 anni, di Roncà, di cui non si hanno più notizie dal 20 dicembre e la cui auto era stata rinvenuta parcheggiata nei giorni successivi a Campofontana, Selva di Progno (nel veronese). Nessuna novità è però emersa. 

Verso le 18 i soccorritori di Recoaro-Valdagno sono stati dirottati dal 118 nella zona di Bocchetta Fondi, poiché un gruppo di 8 escursionisti quarantenni di Padova - che aveva risalito un canale di neve con picche e ramponi - era stato bloccato dalla nebbia a 1.900 metri di quota. I soccorritori sono arrivati da loro e li hanno riaccompagnati a valle. Il Soccorso alpino di Verona è intervenuto inoltre in aiuto di due escursioniste che presentavano possibili traumi da caviglia, una scivolata sulla neve dura delle Creste di Naole sul Monte Baldo e una che aveva messo male il piede nella zona del Santuario della Madonna della Corona. 

Il Soccorso Alpino di Cave del Predi (Udine) è intervenuto a partire dalle 13 circa di oggi alla base di Forcella della Lavina, nel Gruppo del Mangart, nelle Alpi Giulie a quota 1.200 metri, dove due cordate di alpinisti romagnoli, in tutto cinque persone, erano impegnate nella scalata della nota cascata di ghiaccio denominata "Spada di Damocle". Uno dei capocordata, A.S., 53 anni, di Rimini, è caduto prima di arrivare al punto di sosta arrestando la caduta grazie alla corda a cui era legato, dopo circa trenta metri di volo. L'uomo ha riportato diversi traumi. 

Uno scialpinista che nella caduta sula neve particolarmente dura si era infortunato procurandosi un taglio alla gamba con la lamina degli sci e possibili varie contusioni è stato soccorso oggi pomeriggio dall'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore. L'incidente a Claut, dove lo scialpinista appena uscito da una mulattiera innevata lungo un pendio boscoso assieme ad altre persone aveva perso l'equilibrio.

Un escursionista 35enne di Marostica (Vicenza) è scivolato lungo la strada a tratti ghiacciata, procurandosi la sospetta frattura di tibia e perone. A recuperarlo sono stati gli uomini del Soccorso alpino di Asiago, in prossimità del Rifugio Biancoia.

Infine è stato trovato stamane dal figlio e dal fratello in un canalone vicino alla basilica di San Pietro al Monte, sulle montagne sopra Civate (Lecco), il cadavere di Giacomo Valsecchi, l'uomo di 70 anni disperso dal giorno di Natale. I parenti dell'uomo anche questa mattina si erano avventurati sui monti per cercarlo, dopo giorni di battute senza esito in tutta l'area, e alla fine lo hanno trovato in una zona impervia vicino alla basilica.