Siracusa, 9 settembre 2015 - Incidente mortale sul lavoro nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa. Due operai trentenni dell'azienda metalmeccanica sono morti nell'incidente, avvenuto questa mattina intorno all 10.30. I due stavano effettuando lavori di manutenzione quando sono caduti in un pozzetto di piccole dimensioni. Salvatore Pizzolo e Michele Assente, le due vittime, erano impegnati nella manutenzione di un pozzetto della rete fognaria nell'impianto di etilene della Versalis, azienda del gruppo Eni. Un operaio, nel posizionare una telecamera, sarebbe scivolato nel pozzetto. Il collega, a questo punto, avrebbe tentato inutilmente di afferrarlo ma, invece di salvarlo, sarebbe a sua volta precipitato. Gli addetti alla sicurezza e altri operai li hanno recuperati e hanno provato a rianimarli con un massaggio cardiaco. Ma non c'è stato nulla da fare: la caduta e le esalazioni sono risultate fatali. Il trentatreenne Michele Assente, di Siracusa, sarebbe presto diventato padre di un bimbo.
Intanto è giunto sul posto il pm Tommaso Pagano che ha disposto il sequestro dell'area. Il sindacato unitario ha indetto per domani lo sciopero generale di tutta la zona industriale, dando appuntamento alle 6.30 davanti alla portineria centrale del polo petrolchimico. I segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al prefetto Armando Gradone la convocazione di un tavolo di emergenza per la sicurezza nella zona industriale alla presenza di tutte le aziende del polo. Claudio Baron, segretario della Uil Sicilia, ed Emanuele Sorrentino della Uiltec, esprimono la loro solidarietà ai parenti delle vittime: "Ci stringiamo forte alle famiglie. Ancora una volta si tratta di una tragedia annunciata vista la continua assenza di controlli nell'assegnazione degli appalti".
I due operai sono solo gli ultimi di una lunga serie di morti sul lavoro. Un maggiore impegno per la legalità e la proposta di un atto concreto erano state le richieste del sindaco di Gorgonzola Angelo Stucchi dopo la morte dei braccianti Paola Clemente, Ben Hasine Zakaria e del sudanese Mohamed. Stucchi, che aveva definito il caporalato e l'illegalità una "grave piaga dell'agricoltura" aveva scritto al ministro Martina chidendogli l’adesione alla Rete del Lavoro agricolo di qualità per l'area della Città Metropolitana.
Una delle ultime e più gravi tragedie sul lavoro era avvenuta nel mondo della nautica. La vittima, Giuseppe Ferrandes, era morta dopo un incidente nel cantiere 'Seven Stars' di Viareggio lo scorso 1 maggio, proprio il giorno della festa dei lavoratori.