Venerdì 29 Novembre 2024
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Cinture di sicurezza, queste sconosciute. "In molti ancora non le indossano"

L'Aci: sui sedili posteriori un passeggero su due non le allaccia

Cinture di sicurezza (Newpress)

Cinture di sicurezza (Newpress)

Roma, 26 luglio 2019 - Sorpresa: dopo 31 anni, avremmo bisogno di un bel ripasso. Già: le cinture di sicurezza in auto sono obbligatorie dall’88 ma ci siamo già dimenticati pezzi della storia. Non utilizza quelle dietro - come si dovrebbe fare dal 2006 - un italiano su due. A Roma i trasgressori diventano addirittura 8 su 10. Numeri che s’invertono, per fortuna, quando si passa ai sedili anteriori, i trasgressori sono il 20%. A rischio soprattutto i percorsi brevi. I dati si ripetono costantemente nelle indagini degli ultimi anni, come il questionario della fondazione Ania (2015-2016) e due rilevazioni dell’Aci sulla capitale (2017-2018). Proprio l’Automobile club ricorda nelle conclusioni dello studio più corposo – sui comportamenti di 66mila veicoli – che in Italia "si potrebbero evitare oltre 300 vittime l’anno se tutti utilizzassero le cinture". Non solo: senza, in caso d’incidente, il rischio di morte raddoppia. Nel luglio 2016 l’Iss (Istituto superiore di sanità) ha dato questo spaccato del Paese: 80% di automobilisti corretti al nord, 36% di non utilizzo al centro che svetta addirittura al 68% al sud.

Le analisi rimandano al filone centrale di tutte le statistiche: i comportamenti alla guida sono il pericolo numero uno. Il nuovo codice della strada si prepara a rinfrescarci la memoria. Nella mini-riforma in discussione alla Camera – forse pronta per la fine dell’anno - è nascosta una sorpresa: la multa raddoppia. Se trasportate come passeggero un maggiorenne senza cintura, verrete puniti anche voi. Oggi le sanzioni vanno da 80 a 323 euro, oltre alla decurtazione di 5 punti dalla patente di guida.

Riccardo Alemanno, direttore Aci Roma, confida: "Scoprire che nella capitale il 22% di automobilisti non allaccia le cinture ci ha sorpreso molto, a tanti anni dall’entrata in vigore dell’obbligo. Ci pare incredibile. Ma il dato invertito dei sedili posteriori, dove sono in regola addirittura solo due passeggeri su dieci, è ancora più clamoroso. Quando vado nelle scuole a parlare ai ragazzi, mostro i film, le simulazioni di quel che succede in caso d’incidente. Raccapricciante, le persone saltano proprio per aria". 

Ma le indagini Aci fotografano anche un’altra abitudine: siamo tutti individualisti, anche in auto. Sette su dieci, riepiloga Alemanno, viaggiano da soli. Sarà per questo che facciamo di tutto con telefonini e tablet? "Di sicuro – ammette il direttore Aci Roma – per l’italiano l’auto è un po’ come l’estensione della casa. Ci si trucca, si telefona... Forse è la carenza di tempo, il bisogno di trovare uno spazio di privacy".