Palermo, 13 luglio 2019 - Dopo l'autopsia disposta dalla Procura di Ragusa sul corpicino del piccolo Alessio D'Antonio - il bambino di 11 anni falciato e ucciso fuori di casa, a Vittoria, da un Suv guidato dal pregiudicato Rosario Greco, al volante ubriaco e sotto effetto di sostanze stupefacenti, risulterebbero altre due persone inscritte nel registro degli indagati: un medico e un infermiere. La decisione del procuratore capo, Fabio D'Anna, di disporre gli esami sul corpicino era nata dai dubbi avanzati dalla madre della vittima in merito alla tempestività dei soccorsi. Infatti la Procura, disponendo l'autopsia, sta verificando se vi siano o meno stati dei ritardi determinanti per la sopravvivenza del bambino.
TEMPESTIVITA' DEI SOCCORSI - "Siamo al lavoro anche per accertare se i soccorsi siano stati tempestivi alla luce delle dichiarazioni rese dalla madre ad un noto quotidiano. Abbiamo disposto l'autopsia per chiarire anche questo aspetto", aveva confermato il magistrato. La Procura ha esaminato le dichiarazioni rese dalla mamma del piccolo Alessio a 'La Repubblica': "Mi hanno detto che un vicino di casa è corso all'ospedale Guzzardi (che dista 500 metri dal luogo della tragedia, ndr) per chiedere aiuto. C'erano delle ambulanze nel parcheggio. Ma l'infermiere ha detto: dovete chiamate il 118. E poi non so da dove sono arrivate due ambulanze con i medici, forse da Comiso. Però intanto erano passati 15-20 minuti. Non so esattamente, ma è un tempo infinito. Mentre continuavo a urlare: quando arriva l'ambulanza". Sempre la donna ha ricordato un particolare di quei minuti terrificanti: "Volevo chiamare i soccorsi, cercavo un telefonino e l'ho strappato dalle mani di un uomo che passava, solo dopo ho saputo che era l'assassino di mio figlio".
Come atto dovuto a loro difesa, è stato spiegato in Procura, sono stati indagati medico e infermiere di un'ambulanza per permettere loro di nominare, se lo riterranno, dei periti di parte e degli avvocati di fiducia.
Il capo della Procura mantiene riserbo sulle indagini ma sottolinea che il suo ufficio "presterà particolare attenzione e darà priorità alla trattazione di questo procedimento". E poi fa una riflessione: "Purtroppo gli organici delle forze di polizia sono del tutto insufficienti, e fanno il possibile. Questo non è l'unico episodio avvenuto in questo circondario nell'ultimo anno e pone un serio problema di carenza di controlli su strada". Tra gli ultimi casi, una auto piombata nel cuore della movida di Modica, tra i tavoli esterni di un locale, fortunatamente senza causare vittime ma provocando danni ingenti. Un mese fa un giovane era morto in uno scontro tra un suv e uno scooter.
LE CONDIZIONI DEL CUGINETTO SOPRAVVISSUTO - Lotta per sopravvivere l'altra vittima di questa tragedia: il cuginetto di Alessio, falciato a sua volta dalla vettura guidata da Greco. "La situazione si mantiene sostanzialmente stabile, ma il bambino è ancora molto grave". Lo ha detto Antonino Levita, direttore sanitario del Policlinico di Messina dove si trova ricoverato il 12enne. "Il bimbo è sotto assistenza respiratoria - afferma il direttore sanitario - in coma farmacologico. Una situazione- aggiunge- che resta molto precaria e grave". Costantemente monitorato dai medici ed assistito dai genitori, ai quali è stata anche fornita dal Policlinco assistenza psicologica, al cuginetto sopravvissuto sono state amputate entrambe le gambe, maciullate dalla vettura lanciata a folle velocità per le stradine cittadine.
INTERROGATORIO DI GARANZIA - È previsto per lunedì in carcere l'interrogatorio di garanzia di Rosario Greco, 37 anni, accusato di omicidio stradale aggravato, di omissione di soccorso e di guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. L'uomo è difeso dall'avvocato Nunzio Citrella del foro di Ragusa. Pesanti i capi di accusa a carico del figlio del "re degli imballaggi" di Vittoria, non nuovo a certe scorribande in città rimaste impunite. La sera prima dell'incidente aveva avuto un alterco a Scoglitti con alcuni frequentatori di un esercizio pubblico. Mentre gli altri tre occupanti del Suv Angelo Ventura, Alfredo Sortino e Rosario Fiore - denunciati a piede libero per omissione di soccorso e favoreggiamento - sono difesi dall'avvocato Italo Allia. Le indagini sono coordinate dal pm Andrea Sodani che ieri ha autorizzato la restituzione della salma di Alessio D'Antonio alla famiglia.
"Anche le immagini acquisite dalla polizia serviranno a determinare la velocità del Suv", ha detto all'AGI il capo della Squadra mobile di Ragusa, Antonino Ciavola, il vice questore aggiunto che guida le indagini a carico del conducente, Rosario Greco. La chiamata che abbiamo ricevuto ci riferiva di un incidente con feriti, nessun particolare in più. I ragazzi si sono recati immediatamente sul posto. La priorità, quando gli agenti hanno realizzato quanto accaduto, è stata quella di agevolare i soccorsi. Si è proceduto a chiudere la strada e chiamare i vigili del fuoco perchè il suv prima di fermare la sua corsa contro il muro ha quasi divelto una colonnina del gas". Chi era presente descrive come una scena di guerra quella presentatasi ai soccorritori. I corpi dei bambini, le gambe tranciate, sangue sui muri, dappertutto. "Ognuno - dice Ciavola - ha agito per proprie competenze; mentre la polizia municipale una volta soccorsi i bambini effettuava i primi rilievi, i nostri agenti hanno iniziato subito le indagini e a sentire i presenti per capire quanto era accaduto. Nella macchina non c'era nessuno. Dalla targa e dalle testimonianze siamo risaliti al conducente che abbiamo rintracciato una quarantina di minuti dopo, presso la sua abitazione. Sosteneva di essere stato solo ma sapevamo che non era cosi'. Molti testimoni avevano visto fuggire delle persone dall'auto appena dopo l'incidente. E' partita quindi la ricerca degli altri occupanti".
VITTORIA PARTE CIVILE - Filippo Dispenza, uno dei tre componenti della commissione che amministra Vittoria, ha fatto sapere: "Ci costituiremo parte civile nel processo contro Rosario Greco e gli occupanti del Suv che ha travolto i due bambini.- aggiunge - Lo facciamo a difesa della città e di tutti i cittadini. Ma anche per onorare Alessio, povera vittima innocente e fare sentire la nostra vicinanza alle famiglie coinvolte in questa terribile tragedia".
LA VEGLIA - Il parroco don Angelo Cascone ha pregato per l'anima di Alessio, morto sul colpo nel tragico impatto, ma anche per il cuginetto che lotta disperatamente per restare in vita in un letto di ospedale. Alla veglia in chiesa, a cui ha partecipato numerosa la comunità, era presente uno dei tre commissari prefettizi che reggono attualmente il comune di Vittoria: Gaetano D'Erba.