Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Ponte sullo Stretto, la procura indaga sul progetto dopo l’esposto di Schlein-Bonelli-Fratoianni

I magistrati romani hanno aperto un fascicolo senza ipotesi di reato né indagati. Pd, Avs e SI contestano la “mancanza di trasparenza”. Dubbi su compatibilità ambientale, costi e ritorno occupazionale. Salvini. “La sinistra nemica di opere pubbliche e lavoro”

Roma, 21 febbraio 2024 – La procura di Roma ha avviato un’indagine sul progetto del ponte sullo Stretto di Messina , di cui la società affidataria dei lavori ‘Stretto di Messina’ ha appena approvato la relazione di aggiornamento. Il fascicolo, senza ipotesi di reato né nomi di indagati, è stato aperto dopo l’esposto presentato a piazzale Clodio il primo febbraio dal deputato di Avs, Angelo Bonelli, dalla segretaria del Pd, Elly Schlein e da Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana. Nella denuncia di 9 pagine si contesta la “mancanza di trasparenza”. La Sinistra è “contro le opere pubbliche”, replica il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, principale promotore del ponte, mentre il Codacons mette le mani avanti: “Ci costituiremo parte offesa”. Le verifiche dell’inchiesta sono state affidate al pm Alessia Natale, che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione. 

Ponte sullo Stretto di Messina, il rendering del progetto
Ponte sullo Stretto di Messina, il rendering del progetto

Il progetto

Il Ponte “sottrae al Sud 14 miliardi di euro, che potevano essere destinati alle scuole, alle strade, alle ferrovie: abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica perché troppi documenti sono secretati e troppi documenti non sono valutati dai cittadini e dai parlamentari, e questo è un problema molto serio di trasparenza”, spiegava Bonelli qualche giorno fa. 

‘Sponsorizzato’ da Salvini ora il progetto è nella mani del Ministero delle Infrastrutture. che dovrà sottoporlo al Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile). Solo dopo l’approvazione di quest’ultimo si potrà passare alla fase realizzativa, che secondo la Stretto di Messina dovrebbe cominciare la prossima estate. 

Il ponte, 3.666 m per 399 metri di altezza massima, promettere di ridurre drasticamente i tempi di attraversamento tra la Calabria e la Sicilia e di impiegare 120mila persone all’anno per i 7 anni previsti di realizzazione dell’Opera.

Le critiche

La principale critica arrivata dalle opposizioni e dagli ambientalisti al progetto riguarda l’assenza di una stima dei costi e dell’impatto sull’ambiente. 

"Sono emerse alcune lacune nei contenuti della relazione – ravvisava giorni fa Bonelli –  in particolare per quanto riguarda la compatibilità ambientale, senza specifiche riguardo alle nuove normative europee. È stato altresì sottolineato che i presunti 120mila posti di lavoro generati dall'opera sono in realtà fittizi, con una stima di occupazione diretta per non più di 5mila lavoratori all'anno. Abbiamo precedentemente richiesto accesso ai contenuti, ma tale richiesta è stata negata. Attendiamo ora di esaminare i documenti per una valutazione approfondita, inclusa un'analisi costi-benefici che evidenzi l'impatto positivo del progetto”.

Bonelli contesta anche le tempistiche che susciterebbero perplessità sulla bontà del progetto stesso. “Il contratto di affidamento è stato firmato il 29 settembre, con la relazione di aggiornamento consegnata il giorno successivo, il 30 settembre. Questo implica che il lavoro sia stato ufficialmente completato in un solo giorno. Tuttavia, anziché rispettare i trenta giorni previsti per l'approvazione, sono trascorsi quattro mesi e mezzo, sollevando dubbi sulla completezza della relazione stessa. È evidente che il Consiglio di Amministrazione della società Stretto di Messina ha protratto questa fase per oltre 130 giorni senza raggiungere un accordo di approvazione”. 

Per la segretaria del Pd Elly Schlein il progetto del Ponte è “anacronistico, sbagliato e dannoso”. 

Salvini: “Sinistra nemica delle opere e del lavoro”

“Il PD e la sinistra sono contro le opere pubbliche, il lavoro e lo sviluppo del Paese – avrebbe commentato Matteo Salvini secondo fonti leghiste –  Si dimostrano nemici dell'Italia. Le loro minacce non ci fermeranno. Continuiamo a lavorare per sbloccare e completare tutte le opere ferme da troppo tempo”. A Mattino 5 il ministro per le Infrastrutture ribadisce che il ponte sullo Stretto "è un diritto di milioni di italiani di viaggiare più velocemente, più sicuri. Mi domando perché uno debba dire no a un ponte, all'alta velocità, a una diga, a una ferrovia, solo in Italia la sinistra riesce a dire di no alle opere pubbliche". 

Il Codacons: “Saremo parte offesa”

"Il Codacons si costituirà parte offesa, per conto dei cittadini italiani, nell'inchiesta aperta dalla Procura di Roma sul progetto relativo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina". E' quanto si legge in una nota. "In rappresentanza degli utenti italiani fruitori dei servizi resi dalla Pubblica Amministrazione abbiamo deciso di intervenire in qualità di parte offesa nel procedimento della magistratura - spiega il Codacons - Un passaggio necessario che, nel caso in cui dall'indagine dovessero emergere irregolarità o fattispecie penalmente rilevanti in merito all'iter sul progetto del Ponte, ci consentirà di avviare le dovute richieste risarcitorie nei confronti dei responsabili, per conto di tutti i soggetti lesi da eventuali illeciti".