Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Inchiesta Liguria, l’avvocato di Aldo Spinelli: “Ha dato soldi a tutti, pensava fossero tracciati”. Toti chiede l’interrogatorio

Il legale dell’imprenditore accusato di aver pagato tangenti al governatore in cambio di favori: “Vorrebbe tornare in azienda, ma è prematuro. Non faremo ricorso al Riesame”

Genova, 14 maggio 2024 – “Aldo Spinelli ha detto di aver finanziato tutti, ma con sottoscrizioni elettorali che pensava fossero tracciate”. Lo ha spiegato l'avvocato dell’imprenditore, Andrea Vernazza, martedì mattina davanti al Palazzo di giustizia di Genova, aggiungendo che non farà ricorso “al Riesame perché non abbiamo una misura così afflittiva, non siamo in carcere”.

Aldo Spinelli al termine dell'interrogatorio
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A chi gli chiedeva se una promessa elettorale non mantenuta consente comunque di configurare il reato di finanziamento illecito, Vernazza ha risposto che "esiste anche il reato di truffa per fare delle ipotesi... c'è da discuterne. Non mettiamo limite alle difese”.

Infine l'avvocato genovese ha sottolineato di non aver fatto richiesta di revoca della misura dei domiciliari: "Non la chiedo. Aldo Spinelli vorrebbe tornare in azienda ma non lo può fare e poi secondo me è prematuro, bisogna far andare avanti le cose”. A chi gli chiedeva se l’imprenditore fosse “scocciato di aver dato senza ricevere nulla in cambio”, Vernazza ha risposto: “Lui dà sempre”.

Lunedì Aldo Spinelli ha risposto alle domande del gip Paola Faggioni. All’uscita dell’interrogatorio ha affermato: “Ho detto tutto, tutto. Preoccupato? Assolutamente no. La libertà? Credo di meritarmela”.

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La procura contesta all’ex patron di Genoa e Livorno di aver pagato in tre anni tangenti per 75mila euro al presidente della Liguria Giovanni Toti per ottenere favori e delibere: “Sono stato preso in giro da Toti”, le parole di Spinelli ai magistrati. Che ha aggiunto: “Ho dato finanziamenti a tutti sempre rispettando la legge, perfino alla Bonino che nemmeno conoscevo”.

Intanto il presidente Giovanni Toti ha chiesto di essere interrogato. L’avvocato Stefano Savi: “I pm che stanno seguendo le indagini hanno un calendario piuttosto nutrito: si sentiranno tra loro per trovare una data e ce la comunicheranno”. Per quanto riguarda “la notizia sulla sanità non so da dove sia uscita e chi l'abbia comunicata al pubblico perché negli atti non c'è traccia” mentre sulla questione delle mascherine e la comunicazione dei dati relativi ai contagi Covid “era un filone di tre-quattro anni fa che aveva portato a un'iscrizione per falso ma non ha avuto più seguito – ha spiegato il legale –. A oggi nessuno ha comunicato nulla”.

Sull'ipotesi dimissioni, Savi ha ribadito che “allo stato è un atto che non può essere assunto unilateralmente senza sentire gli altri protagonisti politici. Lo stato d'animo di Toti è quello di una persona che ritiene di dover spiegare una serie di fatti che hanno avuto una interpretazione”. E sulle parole di Spinelli riportate oggi da alcuni quotidiani il legale ha sottolineato “non so cosa abbia detto, ma se così fosse è la dimostrazione che non c'era collusione tra Toti e Spinelli. Magari Spinelli aveva altre amicizie o altri canali”.