
Alcune degli imprenditori che hanno fatto denuncia di aver subìto tentativi di truffa da parte del finto Crosetto
Milano, 14 febbraio 2025 – Le tracce dei flussi di denaro dall’Italia all’estero hanno portato a una prima svolta, nell’inchiesta sui truffatori che hanno avvicinato big dell’imprenditoria italiana utilizzando il nome di Guido Crosetto e spacciandosi per il ministro della Difesa o per appartenenti al suo staff. Sono indagati, infatti, due stranieri a cui risulta intestato il conto corrente bancario olandese sul quale mercoledì sono stati trovati e sequestrati quasi 980 mila euro versati dal presidente di Saras ed ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, una delle vittime.
Denaro che i truffatori avrebbero tentato anche di spostare su un altro conto, senza riuscirci perché le somme sono state “congelate“ in tempo, prima che si volatilizzassero.
Il fattore velocità
Un risultato ottenuto, nell’ambito delle indagini dei carabinieri coordinate dal pm Giovanni Tarzia e dal procuratore Marcello Viola, grazie alla rapidità nel risalire alle tracce delle movimentazioni finanziarie e alla collaborazione internazionale.
La Procura milanese, infatti, quando sono emersi i casi e sono scattate le prime denunce ha subito avviato un’attività di rogatoria grazie anche ad Europol. Su quel conto dei Paesi Bassi, Moratti aveva effettuato bonifici in due tranche da poco più di 450mila euro l’una.
Soldi che i truffatori, spendendo il nome di Crosetto (anche il ministro ha sporto denuncia per sostituzione di persona), avevano chiesto per pagare fantomatici riscatti necessari, a loro dire, per liberare inesistenti giornalisti rapiti in Medio Oriente, sfruttando il clamore mediatico e il moto di solidarietà provocato dal caso di Cecilia Sala.
Le tecniche dei truffatori
Una banda che utilizzava numeri clonati e sistemi informatici sofisticati, avvicinando facoltose prede sempre con lo stesso modus operandi. Tentativi di raggiro subiti da Luxottica e dalla famiglia Del Vecchio, dalle famiglie Beretta e Aleotti e da Esselunga. Anche Marco Tronchetti Provera avrebbe ricevuto una telefonata dal finto Crosetto, ma non è caduto nella trappola.
Poi ci sono i nomi, emersi nei giorni scorsi, di Diego Della Valle, Patrizio Bertelli, marito di Miuccia Prada, la famiglia Caltagirone e Giorgio Armani.
Restano quindi aperte diverse piste nell’inchiesta per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e sostituzione di persona, e gli inquirenti continuano a seguire le tracce lasciate dalla banda. Intanto, con le prime iscrizioni nel registro degli indagati, si lavora a partire dalle identità degli intestatari stranieri del conto corrente olandese, ricostruendo intrecci e contatti.