Milano – Proseguono l’attività investigativa e gli interrogatori della Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta della Dda su dossieraggio e cyber-spie che ha già portato ad arresti eccellenti, tutti collegati alla società Equalize, considerata la centrale dello spionaggio su scala nazionale.
Mentre dalla carte continuano a emergere nuovi inquietanti dettagli ed episodi di dossieraggio, con le scontate reazioni di sdegno degli interessati, a palzzo di giustizia arrivano le prime ammissioni. Ieri, davanti al pm, Samuele Abbadessa, uno dei "tecnici informatici" del gruppo con al vertice l'ex super poliziotto Carmine Gallo e l'hacker Samuele Calamucci, sarebbe entrato nei dettagli tecnici delle operazioni, cercando, comunque, di delineare un suo ruolo secondario nella rete dei dossieraggi.
Martedì mattina è previsto l’interrogatorio di Massimiliano Camponovo, uno dei 4 arrestati, pronto a parlare con gli inquirenti dopo aver fatto riferimento, con il gip cinque giorni fa, ad "una mano oscura che muove questo sistema". Domani, invece, è in calendario l'interrogatorio di Giulio Cornelli, il quale, difeso dal legale Giovanni Tarquini, si era detto disponibile - davanti al gip - a chiarire: "Voglio uscire da questa brutta situazione e tagliare con ambienti che non mi riguardano".
Ricerche su Fontana
Spuntano anche ricerche, effettuate attraverso la piattaforma Beyond, un aggregatore di dati, dal gruppo della Equalize nei confronti del presidente della Lombardia Attilio Fontana, dell'ex assessore lombardo Stefano Bolognini, leghista, e di Letizia Moratti, in alcune conversazioni di fine gennaio del 2023, riportate in una richiesta di proroga intercettazioni del 27 marzo 2023 agli atti dell'inchiesta milanese.