Roma, i carabinieri negli uffici Consip (Ansa)
Roma, 13 aprile 2017 - Nuovo capitolo nell'inchiesta Consip. Questa mattina i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e con la Guardia di finanza di Napoli si sono presentanti negli uffici della Centrale Acquisti della Pubblica Amministrazione per acquisire atti considerati rilevanti ai fini dell'indagine sul mega appalto da 2,7 miliardi di euro (indagati tra gli altri l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo, attualmente in carcere). La perquisizione, disposta dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi, ha riguardato l'intero appalto FM4. Significa che le investigazioni non sono più circoscritte ai tre lotti a cui avrebbe aspirato Romeo, ma a tutte le 18 porzioni degli affidamenti decisi nel 2014, alle quali presero parte otto società.
L'ASSEGNAZIONE DEGLI APPALTI - Gli inquirenti vogliono capire in che modo sia avvenuta l'assegnazione, se la normativa vigente sia stata rispettata, a cominciare dalle verifiche di prassi sui requisiti delle singole imprese e sugli amministratori che le rappresentano. Per la cronaca, la Romeo Gestioni spa, perso il lotto 10, è stata prima in graduatoria per i lotti 3, 13 e 18; la Manutencoop per i lotti 1,5, 7 e 15, la Cofely Italia per i lotti 8, 10, 11 e 16.
Intanto la procura di Roma ha chiesto di sentire in incidente probatorio Marco Gasparri, il dirigente della Consip accusato di corruzione nel filone dell'indagine che ha portato all'arresto di Romeo il primo marzo scorso. L'obiettivo è cristallizzare in prova le affermazioni che sono alla base delle accuse mosse all'imprenditore napoletano.
I nuovi sviluppi nell'inchiesta arrivano dopo le clamorose rivelazioni su una presunta falsificazione degli atti contro Tiziano Renzi. Manomissione per cui è indagato il capitano dei carabinieri del Noe Giampaolo Scafarto.
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