Copenaghen, 19 novembre 2018 - Da un lato il Movimento cinque stelle con Di Maio apertamente contrario agli inceneritori. Dall'altro Salvini, sicuro che su questo tema l'Italia non tornerà indietro. La gestione dei rifiuti è ormai diventata un enorme problema globale, tanto da entrare prepotentemente nella dialettica di governo con i contrari e i favorevoli. Ma se l'Italia si scopre (in parte) spaventata da questi impianti che bruciano rifiuti e preoccupano per a loro incompatibilità con la salute pubblica, c'è chi va dritto per la propria strada e sposa la filosofia degli inceneritori senza avere paura. E' la Danimarca: a Copenaghen sta infatti per entrare definitivamente in funzione un termovalorizzatore che non solo brucia i rifiuti della città scandinava, ma produce energia sorgendo al centro di un parco pubblico e ospitando sul suo tetto una pista da sci, in funzione da dicembre.
L'impianto della capitale danese (citato da Salvini e che brucia 400.000 tonnellate di rifiuti all'anno) è costato 670 milioni di dollari, ha cominciato i test di funzionamento nel 2017 ed è in fase di ultimazione. Di Maio, sul collega vicepremier che ha chiamato in causa l'esempio di Copenaghen, si è lasciato scappare una battuta. "Sì, ce la vedo proprio la pista di sci ad Acerra", ha detto a Caserta dopo la firma del protocollo d'intesa sulla Terra dei Fuochi.
I SEGRETI DEL TERMOVALORIZZATORE - La struttura sorge in un’area verde 5 chilometri a nord della città e sarà gestito da un consorzio pubblico di 5 comuni a cominciare dal municipio di Copenaghen. L’impianto ne sostituirà uno già in funzione, fornirà energia elettrica a 62.500 mila abitazioni e acqua calda a 160mila. Di più. Funzionerà a impatto zero: dai camini uscirà infatti solo vapore acqueo. Non basta: attorno all’inceneritore di Copenaghen un parco con piste ciclabili e impianti sportivi, mentre sul tetto dell’impianto progettato dallo studio di architettura Bjarke Ingels Group, sarà realizzata una pista da sci lunga 200 metri mentre su uno dei lati dell’edificio è prevista una parete per l’arrampicata libera.
Per quanto riguarda la prima novità, si tratta di un pendio lungo 200 metri sul tetto, con un grande tornante e una pendenza che arriva al 45%. Su questo pendio, che scende da un'altezza di 90 metri, è stata realizzata una pista da sci larga 60 metri con fondo in plastica, fornito dalla Neveplast di Nembro (Bergamo). Un ascensore e tappeti mobili permetteranno agli utenti di risalire. La struttura può accogliere fino a 200 sciatori e il biglietto dovrebbe costare 9,50 all'ora. Intorno alla pista verranno piantati alberi e realizzati sentieri per trekking e jogging e aree picnic. Sul lato più alto dell'impianto è in corso di costruzione una parete artificiale d'arrampicata alta 85 metri, la più alta del mondo. L'offerta "turistica" dell'impianto (chiamato Copenhill) sarà completata da un grande caffetteria con vista sul porto e da un ampio parcheggio, utilizzabile anche per eventi di pattinaggio.