Napoli, 12 luglio 2017 - Non si ferma l'emergenza incendi nel Sud Italia. Come ieri, la situazione è critica soprattutto in Sicilia e Campania, con l'incendio sul Vesuvio che continua a imperversare. Paura in Sicilia, dove le fiamme costringono a evacuare un villaggio vacanze con 700 persone a San Vito Lo Capo e minacciano la Riserva dello Zingaro. Nel corso della mattinata il Centro operativo aereo unificato (COAU) ha ricevuto 23 richieste di soccorso aereo: 7 dalla Sicilia, 5 dalla Calabria, 4 dalla Campania e dalla Basilicata, 2 dall'Abruzzo e una richiesta dall'Umbria. E mentre l'allarme resta alto, cresce la rabbia di popolazione e autorità. Inchieste vengono avviate sull'origine dei roghi che sarebbe in molti casi dolosa. Nel frattempo, comincia la conta dei danni.
VESUVIO - Il vulcano brucia da giorni, ieri il fronte delle fiamme ha raggiunto i due chilometri di lunghezza. Nel pomeriggio erano tre gli incendi in atto sul versante del Vesuvio: a Ottaviano, Torre del Greco ed Ercolano. Questo ultimo rogo, si apprende, starebbe interessando anche il territorio di Massa di Somma. Diversi i focolai visibili anche dalle abitazioni in prossimità del mare nei comuni vesuviani. "Il reato di piromania è punito con 15 anni - ha detto oggi il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti -. Bene, se qualcuno ha incendiato il Vesuvio io voglio vederlo in carcere per 15 anni". Galletti nel pomeriggio sarà direttamente sul Vesuvio per verificare la situazione. La Procura di Torre Annunziata, nel frattempo, ha aperto un fascicolo sull'origine dolosa dei roghi.
SICILIA - Paura nel Trapanese, con le fiamme che stanno minacciando la Riserva dello Zingaro, paradiso (e riserva naturale), nonché celebre meta turistica. Un incendio divampato a San Vito Lo Capo sta lambendo sta lambendo il villaggio turistico Calampiso dove ci sono circa 700 villeggianti che stanno evacuando la struttura a bordo di barche. Criticità anche a Catania e provincia per i numerosi incendi che sono divampati e vengono alimentati dal vento caldo. Particolarmente delicate le situazione al villaggio Rainbow, San Francesco la Rena, Paradiso degli Aranci. Alcune abitazioni sono coinvolte dal fuoco. I vigili del stanno facendo convergere più squadre e diverse autobotti sul posto con supporto necessario di forze dell'ordine. Situazione difficile nel quartiere di Cibali e precisamente tra via Sabato Martelli Castaldi e via Nazario Sauro: un vasto incendio di interfaccia (sterpaglie e vegetazione vicino ad insediamenti civili) minaccia le abitazioni limitrofe. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco e autobotti di rincalzo. Anche squadre volontarie di Maletto e Linguaglossa stanno operando su Catania e zone limitrofe. Altri roghi sono divampati nella zona industriale. Situazione critica anche a Enna, dove la Procura ha aperto un'inchiesta sull'incendio che ha distrutto il vallone Scaldaferro, tra Enna e Calascibetta.
Messina, i video impressionanti dell'incendio
ABRUZZO E TOSCANA - Prosegue da quasi 48 ore il lavoro dei Vigili del Fuoco nella Val Pescara, interessata da due incendi di vaste proporzioni che hanno mandato in fumo circa 200 ettari tra sterpaglie, bosco e sottobosco. Un bosco in fiamme anche nel Pisano, con le fiamme che stanno minacciando case a Santa Maria a Monte.
I MEZZI - Dalle prime ore del giorno gli equipaggi di canadair ed elicotteri della flotta aerea dello Stato coordinati dal Dipartimento della protezione civile hanno ripreso le operazioni di spegnimento dei roghi. L'impegno dei mezzi disponibili, 11 Canadair e 4 elicotteri del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a cui si aggiungono 5 elicotteri della Difesa, è concentrato, al momento e d'intesa con le regioni, sulle situazioni più critiche. Il lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, finora, sei roghi nelle province di Catania, Palermo, Messina, Potenza, Matera e Teramo.