Martedì 5 Novembre 2024

Incendio doloso in un pub di Catanzaro, 2 morti

Il pub 'Tonnina's' del quartiere Lido è bruciato nella notte. Trovato liquido infiammabile, forse le vittime sono i due piromani

Vigili del fuoco spengono l'incendio del pub 'Tonnina's' (Ansa)

Vigili del fuoco spengono l'incendio del pub 'Tonnina's' (Ansa)

Catanzaro, 5 aprile 2018 - Due persone sono morte in un incendio, probabilmente di natura dolosa, scoppiato la scorsa notte al noto pub 'Tonnina's',  locale molto noto e frequentato dai giovani di Catanzaro Lido, il quartiere marino del capoluogo calabrese. A lanciare l'allarme una pattuglia della guardia di finanza che ha notato il fumo fuoriuscire dal locale durante un giro di controllo. Sul posto sono subito intervenute le squadre dei vigili del fuoco di Sellia Marina e Catanzaro che hanno dovuto lavorare diverse ore prima di riuscire a domare il rogo. Una volta entrati, i pompieri hanno rinvenuto due corpi: il primo, che sarebbe stato direttamente investito dalle fiamme, è stato trovato carbonizzato all'ingresso posteriore del locale, da dove probabilmente i due sono entrati. Praticamente intatto l'altro cadavere, ritrovato dietro ad un muretto vicino alla cassa, dove la vittima si era forse rifugiata in un disperato tentativo di sfuggire al fuoco.

L'insegna del pub 'Tonninas' a Catanzaro (Ansa)

Al termine delle operazioni di spegnimento i pompieri hanno riscontrato l'utilizzo di liquidi infiammabili 'acceleranti' (nafta, benzina e gasolio) che confermerebbero l'ipotesi dell'origine dolosa del rogo. Sul posto sono arrivati il magistrato di turno, il medico legale e la squadra mobile, che ha sentito i titolari del locale, passato al vaglio le targhe dei mezzi trovati nei pressi del pub e le registrazioni degli impianti di video sorveglianza presenti nell'area. Mentre si attendono i risultati dell'identificazione dei cadaveri, che dalle prime verifiche sembrerebbero essere due giovani, prende corpo l'ipotesi che a restare vittima del rogo siano stati gli stessi piromani, mentre cercavano di dare fuoco al locale nell'ambito del racket delle estorsioni che da tempo investe il capoluogo calabrese, un tempo 'isola felice', e il quartiere Lido in particolare.

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