Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Incendio in ospedale a Pietra Ligure, 85 sfollati e 3 intossicati. Ritrovato un accendino

Rogo nella notte nel padiglione chirurgico del Santa Corona, interessati tre piani dell'edificio. Toti: "Pare matrice dolosa"

Pietra Ligure, le foto postate dal governatore Toti

Pietra Ligure, le foto postate dal governatore Toti

Pietra Ligure, 5 settembre 2022 - Notte di terrore all'ospedale Santa Corona a Pietra Ligure, in provincia di Savona. Un incendio è divampato nel padiglione chirurgico e si è resa necessario l'evacuazione di circa 85 pazienti dai reparti.  Almeno tre persone sarebbero rimaste intossicate, uno di loro si trova in gravi condizioni in terapia intensiva. Il rogo si è sviluppato poco prima di mezzanotte al terzo piano del reparto di Ortopedia, a quanto si apprende il fumo ha invaso anche il secondo e il quarto piano della palazzina. 

Immediato l'intervento dei vigili del fuoco che hanno dichiarato al momento inagibili i tre piani. Sul posto anche polizia e carabinieri oltre al personale del 118. Indagini in corso ad opera delle forze dell'Ordine, le cause sono ancora da accertare e mentre in mattinata Toti ipotizza una "matrice dolosa", la Procura è orientata verso la pista di un'origine "verosimilmente" colposa. Aperto un fascicolo sull'accaduto, al momento a carico di ignoti. 

Nella stanza dalla quale sono partite le fiamme è stato ritrovato un accendino, il che sembrerebbe confermare la testimonianza di una paziente ricoverata nel reparto. La notizia del ritrovamenteo è stata confermata dal governatore e assessore alla sanità Giovanni Toti al termine del sopralluogo effettuato in loco. "Saranno le perizie e i vigili del fuoco a determinare quello che è successo - ha detto Toti - a me risulta che sia stato ritrovato l'accendino e che gli stessi vigili del fuoco pensino a un'azione condotta da un paziente ricoverato". 

Ipotesi dolo

"Pare che l'incendio sia doloso" ha scritto in mattinata il governatore, che ha voluto ringraziare "tutto il personale sanitario che in queste ore si è speso senza sosta per mettere al sicuro i pazienti ricoverati. Sono in costante contatto con il direttore generale Prioli per seguire le operazioni e avere in tempo reale tutte le notizie: secondo le procedure previste, grazie all'intervento dei medici reperibili e di tutto il personale delle vicinanze che si è reso immediatamente disponibile, i pazienti del padiglione chirurgico sono stati spostati in altra sede, mentre sono ancora in corso le operazioni e le verifiche da parte delle forze dell'ordine e dei vigili del fuoco. Intanto - ha detto Toti - stiamo lavorando anche per cercare di limitare il più possibile i disagi e riprogrammare a stretto giro le visite e gli interventi che erano programmati a partire da oggi e nelle prossime settimane, considerato che una parte dell'immobile - conclude - è stato reso inagibile dalle fiamme".

Le testimonianze

Drammatiche le testimonianze dei pazienti ricoverati nel nosocomio ligure. Una di loro, Sonia, racconta quei minuti concitati: "Ore 23.45. Pensi che stanotte dormi e l'indomani ti svegli in maniera tranquilla, sapendo di essere comunque in ospedale e che hai un percorso da fare. Ma no, boom!", scrive in un post pubblicato sui social. "A un certo punto un boato. Un fumo nero e il respiro non passava più. Ho capito la gravità della situazione. Faccia contro il cuscino bagnato, non so nemmeno io come ho fatto dato che non posso girarmi con una caviglia rotta".

A quanto riferito dalla donna, un uomo, ricoverato nello stesso reparto, avrebbe appiccato il fuoco con l'accendino all'ossigeno, scatenando l'esplosione. Non è chiaro, al momento, quali fossero le intenzioni dell'uomo. "Tutto il reparto salta per aria compresi noi pazienti - scrive ancora Sonia -. Il risultato: siamo mal ridotti tutti in pronto soccorso per i gas tossici respirati. Ma ringraziando Dio, io sono qui a scriverlo, mi sono salvata".

La Asl

Asl2 di Pietra Ligure riferisce che degli 85 pazienti sfollati "77 sono stati trasferiti in altri reparti negli ospedali di Albenga e Savona, 2 all'Ospedale San Martino, 6 sono stati dimessi e circa 10 pazienti sono trattenuti al quarto piano del padiglione in quanto area non considerata a rischio e agibile in esito all'intervento dei Vigili del Fuoco". Per quanto riguarda i tre pazienti intossicati "sono stati subito trasferiti uno nel reparto di terapia intensiva di Savona e due nel reparto di medicina di Savona. Otto dipendenti si sono rivolti al pronto soccorso accusando sintomi da intossicazione e sono stati dimessi con prognosi da una a tre giorni".

Prosegue la nota: "Oggi stesso sarà avviata una verifica su tutto il personale interessato. In vista della necessaria verifica dell'entità dei danni, fase a cui seguirà il ripristino con tempi ad oggi da definire, sarà necessario, almeno fino alla definizione degli interventi, ridurre le attività ortopediche, neurochirurgiche e neurologiche".

E ancora: "Si prega quindi la cittadinanza di evitare l'autopresentazione al pronto soccorso di Santa Corona se non in casi strettamente necessari". I Vigili del Fuoco hanno interdetto l'utilizzo di una buona parte del corpo principale del padiglione chirurgico. "Potranno verificarsi disagi negli accessi ambulatoriali anche della Medicina Nucleare - conclude la nota di Asl2 -. Si sta provvedendo con la massima tempestività a contattare i pazienti e si è provveduto già a partire dalla notte a contattare i parenti dei pazienti trasferiti. Per i parenti che non fossero ancora stati contattati è a disposizione il seguente numero di telefono lo 0196232718 per richiedere informazioni".