Lunedì 10 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Incendio all’Inalca, aperto un fascicolo. Dipendenti in lacrime, l’azienda: “Attiveremo ammortizzatori sociali”. Notizie in diretta

Distrutti comparti di lavorazione della carne. In fiamme i capannoni del gruppo Cremonini e di Quanta Stock (che lavora per CirFood). Il Comune: “Chiudete le finestre”. Sul posto odore acre. Ecco i dati Arpae. Inalca: “Nessun ferito”. Sembra esclusa l’ipotesi del dolo

Reggio Emilia, 11 febbraio 2025 – Un’alta colonna di fumo grigio si è stagliata nei cieli di Reggio Emilia oggi ed è stata visibile fin dall’autostrada. Un grosso incendio, infatti, è scoppiato nello stabilimento Inalca di via Due Canali, attorno all’1 di notte (foto – video). Il rogo ha devastato la maggior parte della struttura – ampia 50mila mq – che era l'ex Unibon, rilevato dal gruppo Cremonini nel 2010. All’interno diversi capannoni: distrutti quello di lavorazione delle carni del gruppo Cremonini e tutta l'area di Quanta Stock, azienda specializzata nello stoccaggio di materie prime per conto di CirFood s.c., leader nella ristorazione collettiva in Italia.

Fortunatamente non ci sono stati feriti, né intossicati. Si parla di ingenti danni economici. Gli alimenti sono andati a fuoco assieme alle strutture, ma le aziende colpite (Cremonini e CirFood) assicurano la continuazione delle loro attività, grazie agli altri stabilimenti presenti sul territorio. Inalca fa sapere di essere “impegnata a garantire il futuro dei circa 180 lavoratori. Con le parti sociali saranno attivati gli ammortizzatori sociali a tutela dei livelli occupazionali”. Cause: sembra escluso il dolo.

Lo stabilimento delle carni mentre va in fiamme e distrutto dopo l'incendio: il fumo si è visto fino in pieno centro storico anche con il Duomo sullo sfondo
Lo stabilimento delle carni mentre va in fiamme e distrutto dopo l'incendio: il fumo si è visto fino in pieno centro storico anche con il Duomo sullo sfondo

Le notizie in diretta

15:50
L'assessore Mammi: "Fare chiarezza sulle cause"

"Mi sono recato di persona allo stabilimento Inalca di Reggio Emilia, che lavora carni alimentari, per accertarmi della situazione dopo che stanotte è scoppiato un tremendo incendio sul quale si sta ancora lavorando. Ora è importante mettere in sicurezza l'area e prevenire tutte le criticità, e fare chiarezza sulle cause". Così Alessio Mammi, assessore regionale all'Agricoltura e agroalimentare. "Come Regione - aggiunge - siamo al fianco dell'impresa colpita, ci auguriamo che l'attività produttiva possa ripartire il prima possibile, perché la filiera di lavorazione delle carni è un'attività molto importante del nostro territorio e un'eccellenza agroalimentare che garantisce posti di lavoro e prodotti di grande qualità"

14:19
Le cause del rogo: cosa sappiamo

Dopo aver aperto un fascicolo sull'incendio, i pm reggiani al momento non escludono nessuna ipotesi, anche se i primi elementi raccolti porterebbero ad escludere la presenza di dolo. Le indagini sono coordinate dalla Procura reggiana e affidate alla Squadra mobile della Questura di Reggio e ai vigili del fuoco.

Le fiamme, secondo primi accertamenti dei vigili del fuoco, sarebbero scaturite da un locale tecnico dello stabilimento Inalca dove vengono lavorate le carni per conto del Gruppo Cremonini e da qui l'incendio si sarebbe esteso al capannone dell'azienda Quanta-Stock&Go, magazzino di stoccaggio delle materie prime per conto di Cirfood.

 

14:08
Dipendenti in lacrime davanti al cancello

 

Tantissimi dipendenti, oltre un centinaio, si sono radunati davanti ai cancelli dell'Inalca, alcuni quasi in lacrime, tutti preoccupati per le sorti dell'attività produttiva del grande sito. I sindacati hanno chiesto un incontro con la proprietà per attivare subito ammortizzatori sociali e salvaguardare i lavoratori. Nello stabilimento Inalca, tra dipendenti diretti e in appalto, si contano circa 270 lavoratori. Nel magazzino Quanta ce ne sono altri 150.

13:58
Inalca: "Ammortizzatori sociali per i lavoratori"

L'azienda, nel comunicato stampa, ha poi proseguito specificando che lo stabilimento andato a fuoco "era destinato alla lavorazione di carni fresche per conto terzi, con prodotti confezionati destinati alla grande distribuzione. L'azienda sta riprogrammando la produzione negli altri stabilimenti del Gruppo". Sempre l'azienda "è impegnata a garantire il futuro dei circa 180 lavoratori. Con le parti sociali saranno attivati gli ammortizzatori sociali a tutela dei livelli occupazionali". Infine, per quanto riguarda "l'impatto ambientale, al momento non sono segnalate situazioni di eventuali contaminazioni".

13:47
L'azienda: "Nessuna persona è rimasta ferita"

A seguito dello spaventoso incendio che si è verificato nella notte allo stabilimento Inalca di via due Canali, l'azienda ha emanato un comunicato stampa in cui precisa che "nessuna persona è stata coinvolta" e che "questa è stata la prima preoccupazione dell'azienda ed è confermato che nessuna persona ha subito danno". Questo poiché "i dispositivi di sicurezza hanno permesso di diramare tempestivamente l’allarme antincendio, consentendo un intervento rapido dei Vigili del fuoco". Mentre sulle cause "al momento è prematura qualsiasi considerazione: sono in corso le indagini da parte delle autorità competenti".

reggio incendio
L'incendio che ha devastato lo stabilimento Inalca alle porte del centro storico a Reggio Emilia (foto Artioli)
13:30
Cosa si stoccava nell'area di Quanta Stock

Nell'area devastata di Quanta Stock, si stoccavano materie prime per conto di CirFood s.c., leader nella ristorazione collettiva in Italia. Queste materie prime erano destinate alle cucine di scuole, ospedali, case di riposo di Reggio, Parma, Modena. Rifornimenti che arrivavano anche in asili della provincia di Mantova, l’ospedale San Raffaele e Niguarda di Milano, ospedale Maggiore di Bologna e alcune case protette di Bologna tra Bazzano e Castel San Pietro. Alcune strutture protette servite anche a Pordenone.

13:29
Numerose squadre di Vigili del Fuoco intervenute

Sul posto sono intervenuti almeno 15 mezzi dei vigili del fuoco, con 45 uomini, cercando di domare le fiamme. Il rogo è difficile da spegnere e un’alta colonna di fumo nero si è vista in buona parte della città. Una palazzina vicina allo stabilimento ha avuto un annerimento per fuliggine degli scuri e delle zanzariere si sono sciolte per il calore.

12:55
Si lavora fino a sera per spegnere i focolai

Non sono ancora domati i focolai del vasto incendio. Le operazioni dei vigili del fuoco stanno continuando incessantemente da ore e potrebbero durare anche fino a sera. Sul posto l'odore dell'aria è molto acre. Prima di procedere ai sopralluoghi interni, utili a capire con più precisione l'origine del rogo, i vigili del fuoco devono spegnere tutti i focolai, mettere in sicurezza le strutture e poi occorre aspettare che la temperatura interna di ciò che resta dello stabilimento si raffreddi.

12:54
Aperto fascicolo: nessuna ipotesi esclusa

È stato aperto un fascicolo dalla Procura di Reggio Emilia sull'incendio scoppiato all'Inalca, gruppo specializzato nella lavorazione delle carni. Al momento si indaga senza escludere nessuna ipotesi, anche se dalle prime informazioni raccolte - a quanto si apprende - non ci sarebbero elementi che fanno pensare al dolo. Le indagini sono coordinate dalla Procura reggiana e affidate alla Squadra mobile della Questura di Reggio e ai vigili del fuoco.

A fuoco l'enorme stabilimento Inalca di lavorazione delle carni del gruppo Cremonini
A fuoco l'enorme stabilimento Inalca di lavorazione delle carni del gruppo Cremonini
12:35
I dati Arpae sulla qualità dell'aria

Le prime analisi rilevano valori al di sotto dei limiti. Avviati monitoraggi a più lunga durata nelle prossime 24-48 ore.

La nota di Arpae: "Il Servizio territoriale di Reggio Emilia di Arpae è stato allertato intorno alle 7:30 ed è intervenuto sul posto con otto operatori. La ditta Inalca è in possesso di un’Autorizzazione integrata ambientale con titolarità dal 2016 per l’attività di lavorazione di materie prime animali, con confezionamento del prodotto finito. I tecnici di Arpae hanno effettuato i campionamenti degli inquinanti tipici della combustione nelle aree esterne all’impianto, con fiale di adsorbimento a lettura diretta (formaldeide e acroleina, in considerazione della combustione dei contenitori in materiale plastico utilizzati per il confezionamento) ottenendo valori al di sotto del limite di rilevabilità strumentale. Sono stati inoltre effettuati campionamenti istantanei mediante campionatore a sacche, i cui risultati saranno disponibili nei prossimi giorni. Dalla sala meteo di Arpae sono state ottenute indicazioni circa le previsioni di direzione e intensità dei venti nella zona circostante l’evento: è stata rilevata una debolissima circolazione con intensità del vento tra 1 e 1,5 m/s. La direzione era stata da sud-ovest nelle ore prima delle 8, per poi virare da est. 

Per seguire l'evoluzione dell'evento fino alla sua completa risoluzione, alla luce anche delle informazioni meteorologiche acquisite, sono stati individuati alcuni punti in cui effettuare monitoraggi di più lunga durata con campionatori passivi (24-48 ore) di composti organici volatili (COV). Nell’area cortiliva del liceo scientifico statale Aldo Moro è stato posizionato un campionatore alto volume i cui filtri, sostituiti in base all’evoluzione dell'incendio, saranno poi inviati al laboratorio di Arpae per la determinazione dei microinquinanti dispersi in atmosfera. Un secondo campionatore alto volume è stato invece posto all’interno del cortile della scuola dell’infanzia Maria Vergine Madre, in via Giovanni Rinaldi 40/A. I risultati di questi rilievi saranno comunicati agli enti del territorio appena disponibili".

I tecnici di Arpae hanno effettuato i campionamenti degli inquinanti tipici della combustione nelle aree esterne all’impianto, con fiale di adsorbimento a lettura diretta, ottenendo valori al di sotto del limite di rilevabilità strumentale
I tecnici di Arpae hanno effettuato i campionamenti degli inquinanti tipici della combustione nelle aree esterne all’impianto, con fiale di adsorbimento a lettura diretta, ottenendo valori al di sotto del limite di rilevabilità strumentale
12:15
Cosa si è salvato

Salvo il capannone che contiene il magazzino del congelato di Inalca e Grandi Salumifici Italiani, non interessati dell'incendio.

12:10
Cosa è andato distrutto

L'enorme stabilimento di lavorazione delle carni del gruppo Cremonini è andato completamente distrutto, divorato dalle fiamme. Andata distrutta anche l'area di Quanta Stock, azienda specializzata nello stoccaggio di materie prime per conto di CirFood s.c., leader nella ristorazione collettiva in Italia. Distrutta anche l'area lavaggio e disosso di carne di Inalca, che produce carne per la filiera dei supermercati e della grande distribuzione.

Alcuni dei danni del grosso incendio all'Inalca (Foto Artioli)
Alcuni dei danni del grosso incendio all'Inalca (Foto Artioli)
11:55
Lavoratori a casa. Il sindaco: "Preoccupano le conseguenze"

C’è poi il nodo lavoratori: oggi sono rimasti a casa, per i prossimi giorni si dovrà capire, assieme ai sindacati, come gestire l'emergenza. Il sindaco Marco Massari: "Per fortuna non ci sono feriti ma certamente preoccupano le conseguenze che ricadranno sui circa 400 lavoratori impiegati allo stabilimento, per i quali da parte nostra ci sarà massima attenzione e collaborazione". 

11:45
Il Comune: “Chiudete le finestre”

Il Comune di Reggio Emilia suggerisce alla popolazione presente nelle aree adiacenti "in via precauzionale, di non soggiornare nei pressi dell'incendio e chiudere le finestre". Le autorità competenti, Arpae e Ausl, stanno effettuando i rilievi ed eventuali ulteriori indicazioni verranno comunicate su questi canali.

Distrutti comparti di lavorazione della carne e preparazione pasti. Bruciata anche l'area di Quanta Stock, specializzata nello stoccaggio di materie prime per conto di CirFood s.c., leader nella ristorazione collettiva in Italia