Genova, 17 gennaio 2017 - Buona parte dell'Italia è stretta nella morsa del freddo, ma a Genova si combatte con il fuoco. Da ieri infatti un vasto incendio sta interessando le colline intorno al capoluogo ligure. Le fiamme hanno dapprima interessato le alture del levante, sopra Nervi, avvicinandosi pericolosamente alle case e costringendo 18 famiglie a lasciare le proprie abitazioni (sono rientrate dopo l'1 di notte), poi dall'alba un nuovo rogo ha interessato la zona di ponente mettendo in ginocchio il quartiere di Pegli. Circa 300 persone sono state sfollate e hanno potuto fare ritorno a casa solo in tarda mattinata. Nel frattempo in Val Varenna sono state chiuse tre scuole, sempre perché minacciate dalle fiamme: si tratta di quella dell'infanzia Val Varenna, la media Alessi e il liceo Mazzini.
Mentre si lavora per spegnere le fiamme, c'è un indagato: un operaio di 45 anni che lavora per una società che svolge appalti per Autostrade è accusato di incendio colposo. Secondo i carabinieri forestali l'uomo stava lavorando alla sistemazione di un paramasso sulla A12 nei pressi dell'area di servizio di Sant'Ilario quando gli è caduto il flessibile. Dall'utensile sono partite scintille che hanno innescato il rogo. Al vaglio la posizione di altri due colleghi.
Sulla zona stanno operando tre Canadair, un elicottero, 40 volontari, squadre di vigili del fuoco, ma il vento è fortissimo con raffiche che, secondo le previsioni di Arpal, raggiungeranno picchi di 130-140 km/h. Migliorata invece la situazione nella collina alle spalle di Nervi, anche se restano alcuni focolai di difficile gestione sempre a causa delle forti raffiche di burrasca.
Resta chiusa l'A10 nel tratto Pegli-Voltri, mentre questa mattina ha riaperto l'A12 tra Nervi e Recco. L'allerta prosegue e il Comune, su richiesta del Comando provinciale dei vigili del fuoco, ha raccomandato alla cittadinanza di lasciare sgombre da veicoli le strade di accesso alle alture fino a domani, per consentire il passaggio dei mezzi.