
Vigili del fuoco, foto generica (Ansa)
Roma, 9 marzo 2025 – Una lite furibonda, con frastuono e rumore di oggetti rotti. Quindi l’odore di fumo e l’incendio, divampato proprio dalla stanza in cui soggiornava la coppia, un uomo e una donna di nazionalità albanese. Il rogo, probabilmente doloso, ha portato all’evacuazione di un noto hotel di Casarsa della Delizia (Pordenone). Cinquanta persone sono state costretta ad abbandonare la struttura a scopo precauzionale. Tra loro il personale dell’albergo, gli ospiti e alcuni ragazzi stranieri in gita scolastica. Il bilancio dell’accaduto parla di diversi danni all’albergo e di una camera distrutta.
Le fiamme sono divampate intorno alle quattro del mattino, poco dopo la lite tra la coppia. Che è stata udita distintamente, tanto da svegliare due operai che occupavano la stanza vicina a quella da dove proveniva il frastuono. Gli operai, allarmati dal forte odore di fumo che proveniva dalla camera, hanno sfondato la porta. Non è stato semplice: l’ingresso era bloccato da alcuni arredi che sembra fossero stati messi lì apposta per ostacolare l’accesso. Una volta entrati, hanno trovato la camera vuota: la donna era fuori, l’uomo era fuggito dalla finestra sul retro, scavalcando poi il muretto di una abitazioni e provocando ulteriori danni. Qui è stato individuato e soccorso dai carabinieri: giunti sul posto i sanitari del 118, l’uomo è stato trasferito con l’ambulanza in ospedale, a San Vito al Tagliamento.
Nel frattempo, dopo che l’hotel era stato fatto sgomberare, l’incendio è stato domato dai vigili del fuoco, intervenuti con tre mezzi. Alcune stanze sono state giudicate inagibili. A quanto si apprende, l'uomo era in stato di forte alterazione psichica e avrebbe assunto stupefacenti.