Bologna, 3 aprile 2016 - «Il nostro settore è vessato da lavoro nero, illegalità e mancanza di trasparenza». Nessun giro di parole per Gianni Gibellini, impresario funebre e titolare di Terracielo Funeral Home, nonché presidente di Efi, Eccellenza funeraria italiana, a proposito della condizione del proprio settore. «Ci sono aziende che non possiedono neppure un’auto funebre, la prendono a noleggio in caso di necessità – attacca –. Altre, invece, non hanno nessun dipendente assunto regolarmente. È concorrenza sleale, al limite della legalità, io credo».
E c'è anche chi, quel limite, lo supera nettamente: «In Italia ci sono mediamente 630mila decessi l’anno, trend peraltro destinato a crescere – elenca –. Stime di settore rivelano che un funerale standard costa attorno ai 2.500 euro, costi cimiteriali esclusi». Anche se, prosegue, «se si tiene conto delle reali esigenze di un funerale medio, è difficile spendere meno di 3.500 euro». Dunque, calcolatrice alla mano, si nota facilmente come il volume di affari del comparto si aggiri attorno ai due miliardi annui. Ma non finisce qui: poiché la legge prevede la detrazione delle spese funebri su un importo che non superi i 1.550 euro, «moltissimi si fanno fatturare quella cifra, e il resto lo aggiungono in nero – prosegue Gibellini –. Non solo: ci sono artigiani, come falegnami o marmisti, che si improvvisano agenti funebri all’occorrenza. Così, con un servizio praticamente inesistente e prodotti di qualità pessima, riescono a fare spendere ai clienti circa 1.200 euro, con grave danno per chi lavora secondo le regole».
Questi costituirebbero la metà delle 7.000 aziende registrate in Italia come imprese funebri; altri 1.500 sarebbero poi gli ‘improvvisatori’ sprovvisti di strumenti o manodopera assunta regolarmente. «Saranno 25-30mila gli operatori legalmente assunti: ma in totale, nel settore, sono coinvolte almeno centomila famiglie». Proprio per questa diffusione di illegalità Gibellini sostiene caldamente il disegno di legge presentato dalla senatrice Pd, Giuseppina Maturani, volto a promuovere una normativa per il settore uniforme a livello nazionale, una revisione delle norme sulla deducibilità delle spese, e tutele maggiori contro il lavoro nero. Disegno illustrato anche in occasione di Tanexpo, l’esposizione internazionale di arte funeraria e cimiteriale ospitata da BolognaFiere, che si conclude oggi.
Numerose (e spesso bizzarre) le loro proposte: dal diamante ricavato dalle ceneri del caro scomparso all’urna di design che si trasforma in lampada colorata o nella cornice di uno specchio da appendere in casa, dal cofano funebre decorato con cristalli o con incisa la propria preghiera preferita, fino alle bare in finta pelle di serpente e al social network tematico in cui si può parlare solo di eventi tragici. Un addio indimenticabile.