Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol "deve essere rapidamente sospeso" dalle sue funzioni: "è un grave pericolo" e "c’è la possibilità che possa intraprendere di nuovo un’azione radicale" se decidesse di difendersi ad oltranza.
Alla vigilia del voto in Parlamento sulla mozione di impeachment delle opposizioni, Han Dong-hoon, il leader del People Power Party al governo, ha lanciato un durissimo atto d’accusa verso Yoon, ormai in trincea, premendo per le sue dimissioni.
Ha fornito dettagli sulla natura golpista della legge marziale, dichiarata martedì sera dal presidente e poi ritirata per la bocciatura parlamentare, che prevedeva anche l’ordine d’arresto per figure politiche chiave ritenute forze "anti-Stato" e la mobilitazione dell’intelligence per eseguire la retata.
Le protesta per le dimissioni sono andate in scena anche ieri, con scioperi ad ampio spettro. Migliaia le persone mobilitate vicino al Parlamento, prove generali della "enorme manifestazione", tra veglia e marcia, stimata oggi dalla polizia.