Mercoledì 1 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Impatto modesto sui terreni agricoli: "Ma bisogna partire dalla aree dismesse"

Le energie rinnovabili oggi hanno un impatto modesto sui terreni agricoli italiani e ancor più esiguo rispetto all’intero territorio...

Le energie rinnovabili oggi hanno un impatto modesto sui terreni agricoli italiani e ancor più esiguo rispetto all’intero territorio...

Le energie rinnovabili oggi hanno un impatto modesto sui terreni agricoli italiani e ancor più esiguo rispetto all’intero territorio...

Le energie rinnovabili oggi hanno un impatto modesto sui terreni agricoli italiani e ancor più esiguo rispetto all’intero territorio e, se progettate con una pianificazione consapevole, potrebbero integrarsi in maniera vantaggiosa. È quanto emerge dallo studio presentato da Althesys, in collaborazione con European Climate Foundation.

Oggi fotovoltaico ed eolico a terra utilizzano un’area pari al 0,15% della superficie agricola utilizzata a livello nazionale. Nel 2023, per una potenza disponibile di 9 GW di fotovoltaico a terra, la quota sul totale si fermava al 30%, con un uso del suolo di 167 km2. Al 2035 si prevede una capacità raddoppiata a 20 GW e un’incidenza sui suoli agricoli prevista in 283 km2.

Secondo Alessandro Marangoni (nella foto) direttore scientifico dell’Irex Monitor, think tank in Italia energie rinnovabili, occorre "partire dalle aree dismesse e dall’agrivoltaico, che garantiscono un ridotto impatto sulle superfici". Inoltre "un’adeguata pianificazione può favorire un riequilibrio energetico Nord-Sud".