Giovedì 26 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

"Imane Khelif è un uomo". La pugile: ora denuncio

L’atleta intersex, campionessa olimpica dei 66 kg a Parigi, annuncia querela contro chi ha diffuso i dettagli di alcune sue cartelle cliniche

Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi

Imane Khelif alle Olimpiadi di Parigi

Roma, 7 novembre 2024 – Imane Khelif sta preparando azioni legali contro le nuove illazioni sulla sua eleggibilità alle gare femminili di pugilato. L’atleta intersex algerina, campionessa olimpica dei 66 kg a Parigi, è di nuovo al centro dell’attenzione, dopo le polemiche della scorsa estate, a seguito di un articolo del magazine francese Le Correspondant che parlava di un rapporto medico secondo il quale l’algerina è uomo. 

La pugile algerina ha deciso di querelare i media che nelle ultime ore hanno diffuso i dettagli di alcune cartelle cliniche trapelate in Francia e che evidenzierebbero la presenza nel suo Dna di cromosomi maschili. La Khelif si era ritrovata al centro di un vero e proprio caso durante le Olimpiadi, con l'Iba – la Federazione internazionale di boxe che però non è più riconosciuta dal Cio – che l'aveva squalificata dai Mondiali del 2023 per non aver superato il gender test. Ora, davanti alle ennesime accuse, la scelta di presentare una denuncia davanti alle autorità francesi per gli abusi online e le offese che è costretta a subire sin dai Giochi.

A rendere nota l'imminente azione legale è stato il Comitato Olimpico Internazionale, dopo aver appreso che “un noto giornalista francese, Djaffar Ait Aoudia, ha riferito di aver visionato un referto medico del giugno del 2023 della Khelif, sottoscritto da esperti dell'ospedale 'Kremlin-Bicetrè di Parigi e dell'ospedale 'Mohamed Lamine Debaghinè di Algeri, che riportava la "presenza di testicoli interni e di una composizione cromosomica XY, che potrebbe indicare una condizione genetica nota come deficit di 5-alfa". Queste notizie hanno trascinato Imane nuovamente nel ciclone. "Il Cio – ha detto un portavoce – non farà commenti mentre è in corso un'azione legale nè si pronuncerà sugli articoli relativi a documenti non verificati la cui origine non può essere confermata". Nel ribadire poi che la Khelif aveva tutti i requisiti per partecipare al torneo olimpico femminile di Parigi, il Cio si dice "rattristato" per "le offese" che la pugile algerina continua a subire.

Il caso Khelif era scoppiato a seguito del ritiro al primo match della pugile italiana Angela Carini che, dopo 46 secondi, era ritornata all'angolo affermando, "non ho mai sentito un pugno come questo". Khelif, che a settembre aveva sfilato sulla passerella della moda milanese e attualmente è sulla copertina di “Vogue Africa”, già ad agosto aveva presentato una denuncia alle autorità francesi per gli abusi e le molestie online ricevute durante le Olimpiadi.