Sabato 31 Agosto 2024

Il ritardo di It-Alert . Gli avvisi sui cellulari?. Solo dal prossimo anno

Il sistema gestito direttamente dalla Protezione civile

Il ritardo di It-Alert . Gli avvisi sui cellulari?. Solo dal prossimo anno

Il ritardo di It-Alert . Gli avvisi sui cellulari?. Solo dal prossimo anno

Nel fango che non se va, la Toscana ferita litiga sull’efficacia delle comunicazioni istituzionali di allerta. I colori delle emergenze meteo hanno scatenato in queste ore l’ennesimo caso tra Regione, ente che dirama gli allert, e i Comuni i cui sindaci spesso si sentono soli a governare la portata del maltempo. E così l’alluvione in Toscana ha riproposto il tema dell’allerta e degli alert, ossia il nuovo sistema tecnologico nazionale con cui la Protezione civile mette in guardia i singoli cittadini. E ieri a Firenze anche il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio ha detto: "Se si dovrà rivedere il sistema di allerta lo faremo, ma in questo momento non credo che sia l’elemento fondamentale. Sappiamo che qualche volta questi livelli – e non sto dicendo che questo sia il caso - sono molto difficili da individuare".

L’It-alert probabilmente entrerà in funzione nel 2024, in ritardo di due anni rispetto alle direttive dell’Unione Europea, ma una volta operativo, potrà diffondere messaggi di allarme sui cellulari delle persone che si trovano in una determinata zona di potenziale pericolo.

Da mesi va avanti la sperimentazione che però non è in sincronia con gli eventi meteorologici e dopo le morti e i danni causati dall’ondata di maltempo sale inevitabilmente la polemica. "Il codice doveva essere rosso, anzi rossissimo non arancione" tuona Matteo Matteo Biffoni, sindaco di Prato una delle città più devastate da questa ondata di maltempo, che ha attaccato duramente la Regione Toscana: "Sapevamo che sarebbe piovuto tanto, avevamo un’allerta arancione e una gialla, non è per accusare, ma pensate che cosa può voler dire quello che è successo, di cui non c’è memoria neppure fra gli anziani". Dal canto suo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha specificato che "la tipologia di allarme viene decisa dai tecnici competenti: se hanno dato quel tipo di allarme, arancione, è perché le condizioni atmosferiche presentavano l’allarme arancione". Sul colore dell’alert sono trancianti le dichiarazioni di Confindustria Toscana Nord: "È un quadro disastroso quello che emerge dalle prime verifiche che Ctn sta facendo sui danneggiamenti provocati alle imprese. Eventi atmosferici che erano previsti ma non di questa entità e pericolosità, non consentendo misure cautelative e straordinarie; danni in molti casi estremamene gravi e di enorme estensione".

Ma la posizione della Regione è netta e la ribadisce l’assessore all’ambiente Monica Monni: "Ci sono dei parametri dei quali Lamma e tecnici della Protezione civile tengono conto per valutare l’intensità dell’evento che può verificarsi – dice la Monni – e l’alert arancione non è uno scherzo, è molto severo. Già con il giallo dovrebbero scattare misure di sicurezza. Le condizioni di giovedì stavano nei parametri dell’allerta arancione". Il sistema di allerta che viene diramato dalla Protezione Civile si basa su previsioni meteorologiche incentrati su modelli probabilistici. Da qui il margine di variabilità.

Michela Berti