Martedì 26 Novembre 2024
LISA CIARDI
Cronaca

Il rigassificatore in mare Dossier su Piombino "L’impianto va difeso da terrorismo e droni"

Studio rivela i nodi critici per la sicurezza dell’impianto sulla nave. Il documento sarà analizzato dalla conferenza che unisce 35 enti. Affondo del governatore toscano Giani: "Solo il Comune è contrario"

Migration

di Lisa Ciardi

PIOMBINO (Livorno)

Un rigassificatore è un sito strategico di interesse nazionale da proteggere. Da proteggere anche da attacchi teroristici o da incidenti le cui conseguenze potrebbero essere molto serie. Per questo il tema sicurezza resta centrale nel progetto del rigassificatore di Piombino, la mega nave che, da primavera, dovrebbe entrare in funzione nel porto toscano per trasformare il Gnl (ovvero il prodotto allo stato liquido) in 5 miliardi di metri cubi l’anno di gas da immettere nelle tubature terrestri.

"Snam – ha sostenuto ieri il presidente della Regione e commissario straordinario per l’opera, Eugenio Giani, a margine della prima conferenza di servizi sull’impianto – sta gestendo con grande attenzione la questione sicurezza, anche se non possiamo renderne noti i dettagli, perché ne vanificheremmo l’efficacia". L’attenzione è concentrata sul trasporto del gas, mentre per il Gnl, che si trova allo stato liquido e a bassissime temperature, ci sono poche preoccupazioni. Nelle carte (alcune presentate, altre da integrare) ci saranno dunque le contromisure per eventuali attacchi da terra, mare e aria, inclusi avvicinamenti di droni o aerei. Un altro tema è quello di un incidente, per esempio per il guasto a un traghetto che potrebbe perdere il controllo e colpire la nave. "Di questo aspetto – ha spiegato ancora Giani – si sta occupando l’Autorità portuale. Sono già stati fatti dei rilievi, Snam ha presentato le controdeduzioni e chiesto qualche giorno per un parere scritto".

Ad aumentare i timori dei cittadini, anche il fatto che l’altro impianto di rigassificazione toscano sia a 22 km al largo della costa tra Livorno e Pisa, con una fascia di sicurezza di 3,7 km e la presenza di alcune imbarcazioni impegnate nell’allontanamento degli intrusi. Ma va anche detto che nel mondo esistono diversi impianti in porto, dal grande rigassificatore di Barcellona a quello più piccolo di Panigaglia (Spezia). "Prima degli ultimi passaggi – ha aggiunto ancora Giani – ho chiesto di fare un sopralluogo in uno di questi impianti, probabilmente a Barcellona". Insomma, secondo il presidente della Regione, tutti i nodi possono essere sciolti, garantendo massima sicurezza.

"Solo il Comune di Piombino ha detto un no netto nei suoi pareri (quello dell’ente e quello del sindaco in quanto responsabile della salute pubblica, ndr) – ha commentato – negli altri ho visto uno spirito costruttivo. Hanno formulato proposte o osservazioni e abbiamo dato tempo a Snam per rispondere". Dopo l’incontro di ieri con i 35 enti interessati, la conferenza tornerà a riunirsi il 7 e poi il 21 ottobre per il parere definitivo. Nel mezzo, il 13 ottobre, a Roma ci sarà la riunione degli enti statali. Il 27 ottobre infine, il commissario darà o meno l’autorizzazione motivata. D’altronde Snam ha ribadito che per mettere in funzione l’impianto a primavera occorre che il via libera arrivi per fine ottobre. L’incontro di ieri è stato poi l’occasione per snocciolare i dati del progetto.

Alla costruzione della nave (che probabilmente sarà di colore scuro per ridurre l’impatto visivo) lavoreranno qui circa 800 persone, di cui 336 di imprese locali che potranno salire anche a 460: a regime poi a bordo ci saranno circa 40 addetti. Il rigassificatore resterà per tre anni in porto e per i successivi ventidue su una piattaforma off-shore. Utilizzerà l’acqua di mare per scaldare il gas liquefatto (-161 gradi) e la reimmetterà in mare, raffreddata di sette gradi ma "con effetti solo nel porto e senza conseguenze per l’itticoltura o la pesca". Le stesse assicurazioni hanno riguardato l’ipoclorito di sodio. Infine il tema del "memorandum" con le compensazioni per Piombino da presentare al governo fra "bonifiche, infrastrutture, un parco di energie rinnovabili e possibili sconti sul prezzo dell’energia".