di Roberto Canali
MERATE (Lecco)
Per una battuta, decisamente di troppo, rischia di perdere il posto di lavoro al pronto soccorso un medico che ha definito "buongustaio" un cane per aver morso sulla natica una ragazza di 28 anni. La donna si era recata all’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate, in provincia di Lecco, dopo la mezzanotte del 25 luglio scorso in seguito a una disavventura che le era capitata mentre si trovava a casa di amici. A visitarla è stato un medico 70enne ’a gettone’, ovvero in carico a una cooperativa alla quale l’ospedale ha appaltato il servizio. La visita è avvenuta in modo professionale, ma a infastidire la giovane sono state le battute del camice bianco. Prima, mentre le ricuciva la ferita, ha definito il cane "buongustaio", poi quando alle 2 del mattino le ha consegnato la prescrizione guardandola in viso le ha detto di non riconoscerla "perché aveva visto solo l’altra faccia", e infine la sorpresa sul foglio di dimissione, da consegnare al medico di base per le medicazioni, dove tornava quel "cane buongustaio", scritto nero su bianco. Battute che la donna ha interpretato come molestie, tanto da decidere di denunciare il comportamento del medico all’Urp dell’ospedale. "Più che sconvolta mi sono sentita infastidita, mi chiedo come avrebbe potuto interpretare quella situazione una ragazza più giovane – ha spiegato –. Quel medico avrebbe dovuto aiutarmi in una situazione di difficoltà, invece mi ha molestata verbalmente facendo valere la sua posizione di potere".
Con lei si sono schierate Telefono donna e diverse associazioni locali che tutelano le vittime di violenza, invocando provvedimenti da parte dell’ospedale. La reazione non si è fatta attendere: il medico è stato rimosso dai turni di lavoro già programmati nel pronto soccorso e e il suo comportamento "sopra le righe" è stato segnalato all’ordine professionale. "In qualità di medico e di direttore generale della Asst di Lecco, porgo le mie sentite scuse alla signora per quanto accaduto – ha scritto una lettera di scuse il direttore generale di Asst Lecco, Paolo Favini –. Appena siamo venuti a conoscenza del referto rilasciato (in cui si leggeva la frase "cane buongustaio" ndr) abbiamo provveduto a contestarlo alla società da cui dipende il medico coinvolto e disposto, a titolo cautelativo, che il sanitario non effettui più alcun servizio e sostituito da altro professionista. Ci riserviamo di procedere all’eventuale applicazione delle penali previste dal contratto".