Giovedì 21 Novembre 2024
ANDREA GIANNI
Cronaca

Il recupero della Lega, Salvini tira un sospiro di sollievo

Dopo il tracollo alle politiche, il Carroccio in Lombardia strappa il 17% (oltre al 6 della lista Fontana). Il vicepremier: "Sopra il 20% a Bergamo e il 30% a Sondrio: altro che rivalità, lavorare in coalizione funziona"

Migration

di Andrea Gianni

Il tracollo della Lega alle Regionali, che avrebbe messo in forse la leadership di Matteo Salvini, non c’è stato. Il Carroccio tiene e cresce, nonostante la prova di forza di Fratelli d’Italia sulla scia delle scorse elezioni Politiche che hanno incoronato gli alleati come primo partito anche in Lombardia, tradizionale roccaforte e culla leghista. Così Matteo Salvini, che ha seguito gli spogli nella sede della Lega in via Bellerio insieme al candidato Attilio Fontana e ai vertici del partito, dopo le 19.30 si palesa a dati consolidati per esprimere soddisfazione per un "risultato straordinario e inatteso", con ben oltre il 50% delle preferenze ottenute dall’avvocato di Varese e storico esponente leghista, confermato per un secondo mandato a Palazzo Lombardia.

"Tornare a vedere la Lega sopra al 20% nella provincia di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e addirittura al 30% a Sondrio – spiega Salvini – ci dice che la strada è quella giusta". E il "gioco di squadra" con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi "funziona, al di là di quello di cui si è chiacchierato". Il riferimento è a "competizioni e rivalità", in particolare con Fratelli d’Italia che in Lombardia ha fatto incetta di voti anche nel tradizionale elettorato leghista. La Lega di Matteo Salvini - messa in discussione dai “ribelli“ bossiani riuniti nella corrente nordista Comitato Nord - non solo regge e cresce rispetto alle elezioni nazionali ma, se si sommano i suoi voti con quelli della lista di Fontana, di fatto si colloca non così lontano dal partito di Meloni nel “derby“ che si è giocato nelle province lombarde.

Tiene oltre le previsioni anche Forza Italia nonostante la concorrenza del Terzo Polo e di Letizia Moratti. Insomma, poche variazioni rispetto al 25 settembre: una situazione che cristallizza i rapporti di forza all’interno dell’esecutivo. Le Lega, alle ultime elezioni Politiche, aveva registrato un 13,8% in Lombardia, con un travaso di voti verso FdI. Adesso si attesta sul 17%, anche se è lontano il 29,6% incassato alle Regionali del 2018, con il primo mandato di Fontana.

"Ci aspettavamo una conferma del risultato delle Politiche – spiega Fabrizio Cecchetti, coordinatore regionale della Lega – e questa crescita è per certi versi inaspettata, considerando anche il risultato superiore al 6% ottenuto dalla lista civica di Fontana. È stata premiata la proposta in Lombardia, ma anche le scelte della Lega nel Governo nazionale. Le leadership di Salvini di certo ne esce rafforzata, e in alcuni territori potrebbe esserci stato anche un ritorno alla Lega di elettori che si erano spostati verso FdI".

Esulta, per l’elezione di Fontana in Lombardia e di Rocca nel Lazio, anche il ministro Roberto Calderoli. Lo sguardo, ora, è puntato alle elezioni Regionali in Friuli Venezia Giulia. "Vogliamo portare a casa – conclude Salvini prima di lasciare vi a Bellerio – questa iniezione di forza, di leghismo che arriva da Lazio e Lombardia".