Lunedì 6 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Il primo femminicidio del 2025. Spara alla moglie sul divano di casa. Poi si uccide con la stessa pistola

Perugia, il 38enne (guardia giurata) ha usato l’arma d’ordinanza. La 29enne freddata con un colpo alla testa. Lavorava come operatrice sanitaria con i disabili. Si erano sposati a maggio: sui social le foto delle nozze.

Perugia, il 38enne (guardia giurata) ha usato l’arma d’ordinanza. La 29enne freddata con un colpo alla testa. Lavorava come operatrice sanitaria con i disabili. Si erano sposati a maggio: sui social le foto delle nozze.

Perugia, il 38enne (guardia giurata) ha usato l’arma d’ordinanza. La 29enne freddata con un colpo alla testa. Lavorava come operatrice sanitaria con i disabili. Si erano sposati a maggio: sui social le foto delle nozze.

PERUGIASi consuma a Gaifana, frazione di Gualdo Tadino in provincia di Perugia, il primo, doloroso e sconcertante femminicidio dell’anno. Un tragico copione che si ripete uguale a se stesso: nel 2024 sono state oltre 100 le donne uccise. La vittima è Eliza Stefania Feru, 29 anni, cittadina italiana d’origine romena, operatrice dell’istituto di riabilitazione per ragazzi con disabilità multiple, il Serafico di Assisi, uccisa con un colpo di pistola dal marito Daniele Bordicchia, 38 anni, guardia giurata di una ditta di vigilanza, che poi si è tolto la vita con la stessa arma d’ordinanza, una Glock 17 calibro 9. Due colpi, uno alla moglie e uno a se stesso, per una tragedia immane che squarcia l’ovattata frazione del Perugino in una fredda mattina d’inverno. I carabinieri riferiscono di "probabile movente" da ricercare nei "dissidi coniugali". E pensare che si erano sposati a maggio scorso dopo un lungo fidanzamento, durato anni, e che a ottobre erano tornati dal viaggio di nozze in Egitto.

Femminicidio-suicidio, nessun dubbio degli investigatori, coordinati dalla Procura di Perugia, su quanto accaduto. L’orrrore avvolge una villetta color pesca di via degli Ulivi, che alle 10 di ieri restituisce quanto avvenuto da qualche ora: due morti. A scoprire la tragedia è stata la mamma di lui, che non riuscendo a mettersi in contatto con il figlio ha raggiunto la casa. La salma di Eliza era sul divano, il corpo di Daniele riverso in camera da letto, con la pistola nei paraggi. Quindi lo strazio, la richiesta d’aiuto, l’inutile corsa dei soccorritori e l’arrivo degli inquirenti: indagano i carabinieri del Nucleo investigativo di Perugia e della Compagnia di Gubbio. Sul posto anche il sostituto procuratore Gianpaolo Mosetti e il medico legale, Luca Tomassini. La coppia stava insieme almeno da cinque anni. Sui social gli scatti dei momenti di felicità del matrimonio e di tante occasioni di vita quotidiana.

Sono gli stessi vicini di casa a raccontare che la coppia attraversava un periodo di crisi. Qualche testimonianza riferisce un atteggiamento possessivo di Daniele, che si sarebbe acuito dopo il matrimonio. Eliza con qualcuno si era confidata. Davanti alla villetta dell’orrore sfilano volti in lacrime. Tra questi quello di un collega di Daniele, oltre ad amici e parenti della coppia che abitava al primo piano, al secondo c’è l’appartamento della sorella di Daniele. Sarebbe stata proprio lei, rientrata in casa sabato sera, a trovare socchiusa la porta dell’appartamento del fratello. Circostanza a cui non ha dato peso, ma che potrebbe segnare l’ora della tragedia. Sul posto anche il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti: "Due giovani con un lavoro stabile, una coppia. Nulla che lasciasse presagire un epilogo così drammatico e che colpisce una comunità. Una tragedia che ci tocca profondamente" Eliza, assunta a tempo determinato ad agosto scorso, ieri mattina era attesa al “Serafico“ di Assisi, dove purtroppo non è mai arrivata. In lacrime la presidente dell’Istituto, Francesca Di Maolo: "Lavorava con i bambini ed era brava. Siamo sconvolti".

Per la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, "difficile trovare le giuste parole di fronte a un evento cosi’ tragico che ha scosso la nostra comunità". "La violenza di genere e in famiglia - continua la governatrice umbria – è uno dei più grandi problemi sociali attuali, che ci interroga tutti sulle cause". Inquietante la descrizione social che Daniele faceva di sé sulla propria pagina Facebook in cui si definisce: "100 per cento pazzo, 80 per cento me stesso e 70 per cento vendicativo".

Alessandro OrfeiStefano Cinaglia