TORINO
È morto a Torino il bambino di sette anni malato di tumore che alcuni giorni fa aveva commosso con l’ultimo suo desiderio: quello di vedere i suoi supereroi. Davanti all’ospedale infantile Regina Margherita, lo scorso 2 giugno, erano arrivati in tanti, grazie a una onlus, vestiti come Spiderman e gli altri protagonisti dei fumetti della Marvel. Si erano calati con delle funi fino alla sua finestra, per salutare il piccolo Mirko impegnato nella lotta con la terribile malattia. Ad annunciare la triste notizia è stato il papà, Alessio Delvai. "Mirko ha lottato e sorriso fino all’ultimo respiro – ha scritto sui social – ora è libero di giocare e ha finito di soffrire. Che non sia vano questo ultimo anno. Vola angelo di papà". Il piccolo era stato ricoverato inizialmente perché si pensava fosse affetto da Covid. Invece la terribile diagnosi: un tumore aggressivo che ha colpito i polmoni. Una lotta quella di Mirko e della sua famiglia che era diventata la lotta di tanti. Fino ad arrivare all’iniziativa ‘Super M’, a cui aveva partecipato anche la ditta Vertical, che aveva messo a disposizione a titolo gratuito sette suoi operatori specializzati in edilizia acrobatica, vestiti per l’occasione con gli abiti degli eroi di Mirko, a cui era stato diagnosticato il ‘Sarcoma di Ewing’. Il bambino era ricoverato da un anno. "Ci voleva un miracolo – continua Alessio – ma il miracolo è stato quello di potergli fare vivere una vita pseudo normale. In quest’anno difficile, ma che ha insegnato a molte persone cosa vuole dire lottare e sorridere, apprezzare le piccole cose e tutto ciò lo ha fatto un supereroe di soli sette anni, Super M". Papà Alessio ha voluto ringraziare i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, "che lo hanno accompagnato nelle ultime ore". "Purtroppo non c’è stato nulla da fare – ha spiegato Franca Fagioli, direttrice del reparto di Oncologia Pediatrica del Regina Margherita – nelle ultime ore non ha sofferto. In noi rimarranno impresse le immagini di quel giorno di festa e della felicità negli occhi di Mirko".