Mercoledì 15 Gennaio 2025
GABRIELE
Cronaca

Il peggior incubo dei genitori

Una tragedia sconvolgente: una ragazza chiama i suoi genitori dalla discoteca di Murcia per dir loro "Mamma ti amo, andiamo a morire". Una tragedia che ci ricorda l'importanza di prendere misure di sicurezza adeguate nei luoghi in cui i giovani si riuniscono, e di divertirsi senza rischiare la vita.

Canè

Se guardiamo i precedenti, in pratica non c’è nessuna differenza: il dolore, la tragedia, la rabbia, le colpe che certamente ci saranno, ci devono essere per quanto è successo nella discoteca di Murcia. Ai giovani capita di morire anche così, dove la vita esplode, dove nascono gli amori, dove ci si stordisce per non pensare al futuro. Nella ecatombe dell’altra notte c’è solo una cosa che affonda ancora di più la lama nel cuore dei genitori, della gente, di chiunque: la telefonata di una ragazza, l’ultima, che il padre ha diffuso sui social. "Mamma ti amo, andiamo a morire". All’alba del terzo millennio, la tecnologia ci offre anche questo "privilegio": poter dare l’addio alla persona che più si ama nel momento in cui la vita ci sta abbandonando. Lo hanno fatto le vittime delle Torri Gemelle: dall’11 settembre 2001 ne risentiamo le voci, la disperazione. Come faranno i genitori della ragazza di Murcia, la madre, il padre che ha voluto offrire a tutti il saluto della sua bambina che non c’è più. Volendo ricorrere al campionario di frasi fatte, della retorica, da quell’audio si può pescare a piene mani. Evitiamo. A voler guardare le cose con gli occhi umidi di un genitore, viene voglia di buttarsi in quella discoteca per tirarla fuori, per dirle che non è finita lì. Viene voglia di abbracciare mamma e papà e sussurrargli quanto è stata coraggiosa la loro ragazza, quanto li ha amati fino all’ultimo pensiero. Vorremmo che quella telefonata la sentissero bene i gestori di Murcia, di tutte le discoteche e luoghi in cui i giovani si radunano. Che in Italia più che altrove hanno quasi sempre dimostrato senso di responsabilità, ma a cui diciamo: meglio un controllo in più, una spesa in più in sicurezza, che rischiare questa contabilità della morte. E ai giovani, divertitevi, ballate. Senza rischiare la vita. E quando rientrate, fate una telefonata. "Mamma, ti amo, sono già sotto casa".