ll Papa chiede ai genitori di non condannare "mai" i figli, e neanche per i loro orientamenti sessuali. Uno sguardo verso il mondo Lgbt che conferma quella linea indicata da tempo da Francesco e che ha portato diverse diocesi e parrocchie ad aprirsi a questo mondo. Ma le associazioni Lgbt, pur riconoscendo a Bergoglio un’apertura, restano tiepide: parlano di "ambiguità", "paternalismo" e soprattutto non gradiscono quell’accostamento con le persone con problemi, dal momento che il Pontefice nello stesso discorso ha messo insieme malattie, ragazzate, e appunto la questione dell’omosessualità. Ieri, intato, la Santa Sede è scesa in campo, con qualche giorno di scarto, a difesa del papa emerito Benedetto XVI, tirato in ballo in un report commissionato dall’arcidiocesi di Monaco di Baviera per la gestione di quattro casi di abusi sui minori. "Non si può dimenticare che Ratzinger – si legge su Vatican News , il portale informativo ufficiale –, una volta diventato Papa ha promulgato norme durissime contro gli abusatori clericali, vere e proprie leggi speciali per contrastare la pedofilia".
CronacaIl Papa ai genitori: non condannate i figli gay Ma gli attivisti lo criticano. "È ambiguo"