Nel primo dei 36 grandi eventi di questo Anno Santo 2025, il Giubileo del Mondo della Comunicazione, papa Francesco incontra nella Sala Nervi 10mila giornalisti e rappresentanti dei media provenienti da ben 138 paesi. E oltre a ringraziare i reporter che nel mondo mettono a rischio la propria vita e a ricordare quanti l’hanno persa in un anno che è stato "uno dei più letali per i giornalisti", lancia un forte appello per la liberazione dei cronisti "ingiustamente incarcerati" e per la salvaguardia della libertà di stampa e di manifestazione del pensiero.
"Il vostro è un lavoro che costruisce: costruisce la società, costruisce la Chiesa, fa andare avanti tutti – si limita a dire in un breve saluto ‘a braccio’ –. A patto che sia vero. ‘Padre, io sempre dico le cose vere’. Ma tu sei vero? Non solo le cose che tu dici, ma tu nel tuo interiore sei vero? È una prova anche grande".
Secondo Francesco, che ringrazia dicendosi "contento di questo Giubileo del comunicatore", inoltre, "saper comunicare è una grande saggezza" e "comunicare è una cosa di divinità".