Giovedì 21 Novembre 2024
NINO FEMIANI
Cronaca

Il marito dell’eurodeputata. La morte e il giallo della lettera: "Ho nemici, l’avvocato sa tutto"

Il 54enne trovato nel suv con una fascetta di plastica al collo. Dalle telecamere non si vedono altre persone. L’architetto aveva detto a un parente: "Vado a Capaci a risolvere una questione, spero in modo bonario".

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Toccherà all’autopsia dare la risposta definitiva al giallo delle morte di Angelo Onorato, architetto palermitano di 54 anni, marito dell’eurodeputata Francesca Donato. Perché, fino ad allora, il mistero della fine di quest’uomo, descritto come gioviale, impegnato e con una professionale passione per la musica, oscillerà tra suicidio e omicidio. La prima tesi è suffragata da una lettera che la vittima avrebbe consegnato, giorni fa, al suo tributarista e indirizzata alla moglie: "Se mi succede qualcosa, parla con lui, sa tutto, conosce tutta la situazione", lasciando così intendere di essere angosciato per i suoi conti in rosso e indicando anche i responsabili dei suoi affanni.

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Il legale, sentito dalla polizia nella serata di sabato, avrebbe confermato questo scenario che avallerebbe un momento di sconforto dell’architetto, incapace di fronteggiare una situazione debitoria compromessa. A rafforzare la pista del suicidio ci sarebbero poi le immagini riprese da alcune telecamere di sorveglianza di un’azienda nei pressi di via Ugo La Malfa a Palermo. Dalle registrazioni è evidente che nessun veicolo si è fermato nei pressi della Range Rover del professionista perché tutte le macchine filmate sono passate in un tempo incompatibile con una sosta. Né è stato ripreso alcun passante a piedi. Le circostanze, dunque, confermerebbero la tesi del suicidio, tranne ipotizzare che il killer si sia allontanato arrampicandosi sul muro, alto 2 metri, che delimita l’autostrada per evitare di essere ripreso. E sarebbe scappato dalla portiera posteriore che risulta non chiusa.

I familiari di Onorato non vogliono sentir parlare di suicidio. Moglie e figlia continuano a ripetere che Angelo non si è tolto la vita, ma sarebbe stato ucciso. "Mio padre non si è suicidato – scrive in un post la figlia Carolina –. Era una persona che mai avrebbe lasciato così la sua famiglia, e soprattutto, per come io insieme a mia madre l’abbiamo trovato, vi dico che non è stato un suicidio ma un omicidio. Che nessuno osi dire o anche pensare che si sia suicidato". Certo è che alla festa di venerdì sera al Circolo del tennis, 12 ore prima della morte, Angelo appariva sereno e felice anche se la moglie Francesca aveva raccontato di averlo visto, nei giorni precedenti, "preoccupato, talvolta disperato". Familiari e amici riferiscono le ultime parole di Onorato. "Vado a risolvere una questione con una persona di Capaci, spero in maniera bonaria", avrebbe detto a un parente. Debiti da pagare o crediti da incassare in quello che potrebbe essersi trasformato in un incontro fatale?

Tuttavia, fanno trapelare gli inquirenti, nessun segno di violenza è stato trovato sul corpo di Angelo, né dai primi accertamenti medico-legali sul corpo, che si trova nell’istituto di Medicina legale del policlinico di Palermo, emergono tracce di colluttazione, l’auto era in perfetto ordine. In caso di un’aggressione alle spalle, è pensabile che non abbia accennato neppure a una reazione? L’imprenditore era titolare del negozio ‘Casa’ in viale Strasburgo. Per ampliare la sua attività aveva fatto da poco tempo degli investimenti con l’obiettivo di acquisire quote di mercato. È possibile che la tragica fine sia collegata a questo? Oppure il movente sarebbe di altra natura, legato all’attività della moglie, impegnata in politica con la Dc di Totò Cuffaro e prossima ad assumere un incarico nella giunta siciliana?