Mercoledì 31 Luglio 2024
FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Il giallo, muore a 33 anni. Aggredita in strada, telefona al 118:: "Aiuto, mi hanno accoltellato". È caccia al killer dell’estetista

Stava passeggiando a mezzanotte quando è stata colpita alla schiena e al torace. Ascoltato il compagno che era rimasto a casa. I carabinieri setacciano le riprese delle telecamere in zona.

Il giallo, muore a 33 anni. Aggredita in strada, telefona al 118:: "Aiuto, mi hanno accoltellato". È caccia al killer dell’estetista

Stava passeggiando a mezzanotte quando è stata colpita alla schiena e al torace. Ascoltato il compagno che era rimasto a casa. I carabinieri setacciano le riprese delle telecamere in zona.

È stata lei a chiamare i soccorritori col cellulare. "Aiuto, sono stata accoltellata". Quella resterà l’ultima disperata telefonata al 118 di Sharon Verzeni. Una chiamata fatta all’1 di notte di lunedì. Intervengono alcuni passanti. Il personale medico ha trovato la donna con profonde ferite al torace e alla schiena, ferite che nelle ore successive ne hanno provocato la morte all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era stata ricoverata. Via Castegnate, strada stretta all’interno di Terno d’Isola, Comune della Rivierasca a una dozzina di chilometri dalla città. Case da un lato e dall’altro. È qui, vicino a una vecchia cabina dell’Enel, che si è consumata l’aggressione che si è trasformata in un omicidio.

Il giorno dopo in terra è rimasta una piccolissima chiazza di sangue. Camminando si rischia di calpestarla. O di non vederla. Quella impercettibile macchia è l’unica testimonianza rimasta. Sharon Verzeni, 33 anni, studi da estetista lavorava al bar-pasticceria Vanilla di Brembate (i proprietari sentiti al telefono hanno preferito declinare: "Non sappiamo niente"). Era originaria di Bottanuco, dove la sua famiglia è molto conosciuta perché il padre Bruno ha lavorato per molti anni all’anagrafe. Sharon da qualche anno viveva a Terno d’Isola col compagno, Sergio Ruocco, elettricista in una ditta di Seriate. Sharon aveva un fratello, Cristopher, e una sorella, Melody. Il padre e la madre, Maria Teresa Previtali, erano in vacanza. Ora stanno rientrando a casa. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Zogno, con i colleghi del Nucleo operativo di Bergamo coordinati dal pm Marchisio. Secondo i primi riscontri il compagno della vittima era in casa al momento dell’aggressione. In queste ore si stanno esaminando diverse ipotesi. Al momento non ci sono indagati, ma l’attività "è in una fase estremamente delicata che richiede il massimo riservo". I vicini della 33enne hanno raccontato di averla vista diverse volte uscire di casa in piena notte, ma non a correre e nemmeno per far passeggiare il cane. Sharon e il suo compagno vivono in una villetta in una zona di case tutte uguali. Piano terra, piano rialzato, porzione di giardino. Via Merelli dista a piedi da via Castegnate, dove è avvenuto l’accoltellamento, meno di un chilometro. Cosa è successo lunedì notte? Una rapina degenerata? Ma allora perché non portarle via il cellulare. Ha incontrato un balordo? Un tentativo di stupro? Doveva incontrare qualcuno che conosceva? Ipotesi al vaglio degli inquirenti. I carabinieri hanno chiesto al Comune di Terno le immagini delle telecamere della zona. Possibile che nessuno in via Castegnate abbia sentito grida? Visto il caldo torrido di questi giorni, magari qualcuno aveva le finestre di casa aperte. Si sta perlustrando tutta la zona per cercare l’arma del delitto. Due pattuglie ieri in tarda mattinata si sono fermate davanti a palazzina del paese per una segnalazione, il ritrovamento di cocci di vetro e una scatola, che conteneva coltelli da cucina. Un falso allarme.

Il sindaco Gianluca Sala ha fatto un appello sulla pagina Facebook, chiedendo ai cittadini di non buttare rifiuti fino al 3 agosto per aiutare le indagini. Sala, che ha espresso il cordoglio dell’amministrazione, ha pregato "l’intera cittadinanza di rispettare la privacy dei familiari in questo momento di dolore". Nel post il primo cittadino comunica anche che "gli eventi in programma questa settimana sono stati annullati". Cinque anni fa un altro accoltellamento si era verificato in un condominio della stessa via, con la vittima, Maurizio Canavesi, che era poi morta dopo un mese in ospedale. Per quell’omicidio è stato condannato un suo amico, Sergio Ubbiali.