(Vicenza)
Un giallo internazionale che potrebbe avere la sua soluzione in una zona boscosa del Veneto, la Salita del Costo sulla provinciale 349 nel territorio di un Comune di non più di tremila abitanti: al cospetto di Bogotà, Miami, Madrid e Belgrado, le altre location di questa fiction, sembrerebbe una favola se non ci fosse di mezzo la sorte di una donna molto ricca. Ruspe, cani molecolari, carabinieri forestali, squadra mobile e polizia scientifica, ma anche agenti spagnoli e dell’Fbi, stanno cercando da due giorni in un’area sempre più vasta il corpo di Ana Maria Henao, 40 anni, corporatura minuta e capelli lunghi e ondulati, persona "vulnerabile" come si legge nel volantino diffuso alla sua scomparsa.
Le ricerche sono partite il 2 febbraio, quando la donna è stata vista per l‘ultima volta in compagnia di un’amica nella capitale spagnola. Quel giorno, secondo gli inquirenti iberici, sarebbe stata rapita dall’ex marito David Knezevich, 36 anni, nella casa di Calle Francisco Silvela a Madrid dove la donna si era trasferita a dicembre "fuggendo" dal coniuge al culmine di una dolorosa causa di divorzio. La coppia viveva a Miami dove Ana Maria, colombiana, era giunta diciotto anni fa. David ha, come la moglie, cittadinanza americana ma è originario della Serbia. Insieme nei 13 anni di matrimonio hanno messo in piedi varie imprese di affitti di appartamenti turistici e aziende informatiche il cui utile è cresciuto enormemente. L’ereditiera colombiana reclama il 50% del patrimonio, divisione milionaria contestata dal consorte. Per evitare guai, la donna aveva scelto di vivere a Madrid. Ma l’uomo l’avrebbe raggiunta nel suo appartamento: David, secondo l’istruttoria della sezione violenza di genere del Tribunale spagnolo, vi sarebbe entrato, riconosciuto dalle telecamere di sicurezza dell’edificio nonostante indossasse un casco da motociclista. All’uscita aveva con sé un’enorme valigia che all’interno avrebbe potuto contenere il corpo senza vita di Ana.
Ma come questa vicenda porta a Cogollo del Cengio? Sarebbe stato lo stesso Knezevich a dire "cercate nel vicentino" pur negando di avere ucciso la moglie (e quindi un ulteriore giallo: come saprebbe della localizzazione del corpo?). Secondo gli inquirenti l’uomo avrebbe caricato in una macchina presa a noleggio il cadavere di Ana e avrebbe cominciato a guidare in direzione di Belgrado. Dopo circa 19 ore avrebbe lasciato l’autostrada e si sarebbe inoltrato nella pianura berica fino alla provinciale 349 e dopo il terzo tornante avrebbe scavato una fossa e deposto il corpo. Il gps dell’auto mostra la traccia di questa strana deviazione prima che l’uomo riprendesse la strada in direzione Serbia: i sistemi di vigilanza del traffico lo avrebbero segnalato poi in Croazia. Di sicuro Knezevich era in quei giorni in Europa. E proprio tornando da un viaggio a Belgrado era stato arrestato il 4 maggio all’aeroporto di Miami.
Il 10 giugno è comparso davanti al giudice della Florida per la contestazione formale del sequestro di persona e ora è in cella. La zona del Costo è impervia; il sindaco di Cogollo del Cengio, Piergildo Capovilla, l’ha fatta recintare anche per tenere lontani i curiosi attratti da una vicenda che potrebbe essere la nuova Dynasty televisiva.