Rosa ovunque. Negli abiti, nelle auto, negli accessori. Proprio quando il colore femminile per antonomasia ha ritrovato una seconda gioventù ci pensa il film ’Barbie’ di Greta Gerwig a farci fare una scorpacciata. Grazie a un marketing spinto e audace, il film ispirato alla celeberrima bambola della Mattel e diretto dalla regista famosa per i suoi film femministi sta battendo ogni record. Un fenomeno delbotteghino nel mondo. Secondo Variety, infatti, Barbie, con protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling, nel primo fine settimana di debutto ha incassato a livello mondiale 337 milioni di dollari. Negli Stati Uniti ha superato i 155 milioni, miglior debutto in Nord America per un film diretto da una donna. In Italia ha raggiunto quasi quota 7 milioni e 800 mila. Nonostante sia stato il miglior film di debutto nel 2023, qui è indietro rispetto al Regno Unito con quasi 30 milioni, il Messico con oltre 22 milioni, il Brasile con 15,9 milioni, l’Australia con 14,6 milioni, la Spagna con quasi 10 milioni, la Francia con 9,8 milioni e la Cina con 8,2 milioni. Prodotto, tra gli altri, dalla Mattel, e distribuito dalla Warner Bros, Barbie è costato 145 milioni di dollari. È stato cosceneggiato dalla stessa regista in collaborazione con il partner, Noah Baumbach. Diventato un fenomeno ancora prima dell’uscita, pare non abbia deluso le aspettative anche a livello qualitativo.
Secondo il sito specializzato Rotten Tomatoes, ha messo d’accordo critica e pubblico con 90 punti percentuali. In quella che – diventando un meme virale sui social – è stata definita la "battaglia della bomba contro la bomba sexy" ossia Oppenheimer e Barbie, i due film ribattezzati anche con un unico titolo, Barbenheimer, il dato che emerge, tra gli altri, secondo il Washington Post, è una certa stanchezza del pubblico verso i franchise di Hollywood (non hanno sbancato né ’Mission: Impossible - Dead Reckoning - Parte uno’, né ’Indiana Jones e il quadrante del destino’) e l’orientamento va invece verso le pellicole originali.Se qualcuno si aspetta un film zuccheroso e infiocchettato si sbaglia di grosso. La bambola di Greta ha un cervello e, udite udite, lo sa usare. Uno dei giocattoli più iconici al mondo, l’eterna ragazza dalle forme stereotipate, grazie anche all’interpretazione di Margot Robbie e all’intuito della regista che ha realizzato il tipo di film per famiglie con un messaggio, è tutt’altra cosa. Tutto questo nonostante la preoccupazione della Mattel, anche se nel 2023, sarebbe un insulto all’intelligenza se Barbie non portasse un messaggio di emancipazione femminile. Il risultato è una commedia (anche per i più piccoli) molto divertente infarcita di vocaboli come ’patriarcato’ e ’appropriazione’.
Silvia Gigli