"Siamo qui per fare chiarezza su una vicenda che ha creato molte polemiche e molto rumore ma che è basata sulla manipolazione dei fatti e che nelle intenzioni di chi l’ha orchestrata avrebbe dovuto dimostrare una censura che non c’è mai stata. Fa male perché questa manipolazione ha ottenuto l’effetto desiderato di gettare discredito sul Servizio Pubblico". Così Franco Di Mare (foto), direttore di Rai3 durante la sua audizione in Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi sul caso Fedez per il Concertone del primo maggio.
"Fedez – ha proseguito Di Mare – ha alterato i fatti pubblicando un testo manipolato della telefonata avvenuta tra lui e altri personaggi, quali conduttori del Concertone, il responsabile di ICompany Massimo Bonelli e Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, tra gli altri. Ha detto che la Rai gli aveva chiesto il testo e imposto la censura oltre che la vicedirettrice Capitani si era sottratta al confronto con lui. Forse lo ha fatto per avere più visualizzazioni, like, seguito. Quando Fedez, alla fine, ha sostituito quella pubblicazione con la ricostruzione originale ormai era troppo tardi". E conclude: ""La Rai è stata crocifissa e condannata prima ancora che Fedez salisse sul palco. Possiamo rimediare? Mi auguro di sì, ma il danno è gigantesco. La Rai e Ilaria Capitani si aspettano delle scuse che non arriveranno mai, io temo".