
Il Digital Journalism Fest a Milano
Milano, 23 marzo 2025 – Sono tanti, giovani e meno giovani, ad affollare il Base in Via Bergognone a Milano. L’occasione è un "dj fest" – che non c’entra niente con i dischi e le piste da ballo – ma è il Festival dedicato al "digital journalism", ideato e prodotto dal giornalista Francesco Oggiano. Lo scopo è mettere in contatto chi innova il settore della comunicazione con chi desidera comprendere meglio il mondo dell’informazione. Presente all’evento anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che a margine del suo intervento sul palco ha detto a QN: "Sono qui per imparare. Capisco in questo momento di essere un po’ involuto e che devo riuscire a trovare il bandolo della matassa, perché sono consapevole di non riuscire a parlare a una parte di cittadini ed elettori, che poi preferiscono non andare a votare. Vorrei riuscire a farlo senza seguire l’andamento dei trend per cavalcare il consenso facile. Mi piacerebbe quindi perseguire una via diversa, ma c’è molto da lavorare", conclude.
Intanto, rispondono "social e siti di news" la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi presenti se gli si domanda quali canali utilizzano per informarsi. Molti mettono però anche l’accento sull’importanza di creare occasioni di incontro come queste. Molti sono studenti, ma anche addetti ai lavori. La volontà è uscire da una dimensione solo digitale per un confronto diretto con giornalisti, podcaster e videocreator che seguono quotidianamente.
Al festival, diretto dall’esperta di media digitali Virginia Giammaria, incontri, panel, masterclass e live podcast per esplorare temi come il giornalismo social, il ruolo dei creator e anche l’impatto dell’intelligenza artificiale. "Il Festival vuole aiutare a comprendere e innovare il giornalismo e la comunicazione digitale in un’epoca di trasformazioni rapide e di diffidenza verso l’informazione, ci piacerebbe creare un collegamento tra professionisti, creator e pubblico, per costruire insieme un ecosistema più consapevole. E insomma, per condividere anche con i lettori la bellezza dell’informazione", spiega Oggiano. "Questo evento nasce perché c’era bisogno di lasciare il tavolo dei bambini per sederci a quello degli adulti", afferma Riccardo Haupt, chief operating officer di Chora e Will Italia.