dall’inviato
DOLO (Padova)
"Mi sono unito alle ricerche della protezione civile per dare una mano. Sono stato in mezzo all’erba alta fino allo stomaco nei campi vicino a Dolo (a pochi chilometri da Vigonovo, dove abita la famiglia Cecchettin, ndr), non auguro a nessuno di doversi mettere a cercare il corpo di un proprio parente. L’ho fatto per scrupolo, perché sono convinto che Giulia e Filippo siano altrove. Me lo dice il mio cuore. Se qualcuno ha visto qualcosa, lo segnali subito". Giovanni Passarotto, cugino di Giulia Cecchettin, la ragazza di 22 anni scomparsa l’11 novembre dopo essere andata a cena con l’ex fidanzato, Filippo Turetta, non perde le speranze.
Com’è Giulia?
"Siamo cresciuti assieme, magari non ci siamo sempre visti spesso, ma la nostra è una famiglia molto unita. Vorrei solo – spiega il ragazzo di 20 anni – che fosse qua, sono davvero molto in pensiero per lei, come lo sono per Filippo. Spero solo che Giulia stia bene e torni a casa presto. È la persona più buona che io conosca. Vive a stretto contatto coi bambini (è anche un’animatrice, ndr) e sa parlare con tutti. È intelligente, carina e simpatica".
Il padre ha detto che in passato ci sono stati episodi di gelosia da parte di Filippo. Lei ne era a conoscenza?
"Non direttamente, ma in famiglia c’è il passaparola. Mia madre mi ha raccontato che una volta Filippo doveva andare a prelevare dei soldi alle poste. Era in macchina con Giulia e alcune sue amiche. Lei avrebbe voluto restare sull’auto e lui le ha fatto una scenata. Non so dire se abbia mantenuto un atteggiamento pacato o sia stato aggressivo".
È stato l’unico episodio?
"Elena, la sorella di Giulia, ci ha raccontato che una volta avevano deciso di andare a vedere un concerto a Milano. Filippo tempestava Giulia di messaggi. Elena così ha detto: ‘Giulia, dammi il telefono, perché se passi la giornata a rispondere poi te la rovini’. Filippo a questo punto ha scritto direttamente a Elena, dicendole che non gli sembrava giusto".
Con che toni?
"Come ha chiarito anche Elena non ci sono stati né insulti né minacce".
Filippo che persona è?
"L’ho visto un paio di volte a casa mia, perché spesso organizziamo pranzi di famiglia. Quella volta era venuto, perché poi doveva uscire a cena con Giulia. Poi l’ho visto al compleanno di mio cugino Davide, a casa di mio zio (Gino, il padre di Giulia, ndr). Aveva già la Grande Punto nera. Tra l’altro non mi è sembrato un guidatore esperto. Mi chiedo come abbia fatto a fare tutti quei chilometri".
In quell’occasione ha colto qualche segnale preoccupante?
"Abbiamo scherzato, fatto qualche battuta. Ovviamente è difficile capire una persona in così poco tempo, ma non ho notato nulla di strano".
Se potesse dire qualcosa a Filippo, cosa gli direbbe?
"Giulia e Filippo, tornate indietro. Vi accoglieremo a braccia aperte".