Mercoledì 13 Novembre 2024
ELENA G. POLIDORI
Cronaca

Il compagno di Meloni: “Se non ti ubriachi il lupo lo eviti”. E scoppia la polemica

Giambruno commenta su Rete4 i fatti di Palermo e Caivano "Frainteso". Opposizioni compatte: Mediaset prenda le distanze.

Il compagno di Meloni  "Se non ti ubriachi  il lupo lo eviti"  E scoppia la polemica

Il compagno di Meloni "Se non ti ubriachi il lupo lo eviti" E scoppia la polemica

Roma, 30 agosto 2023 – Qualche tempo fa fece ’notizia’ con una frase che fu tacciata come "negazionismo climatico" ("È luglio e fa caldo, non è una notizia", disse). Ieri Andrea Giambruno, giornalista di Rete 4 ma soprattutto compagno della premier Giorgia Meloni e padre di sua figlia Ginevra è tornato sulla scena con un’altra frase, a commento dello stupro di Caivano e di quello di Palermo, che rischia di mettere in imbarazzo la premier per le polemiche che lo hanno fatto diventare un caso politico. “Se vai a ballare, tu hai tutto il diritto di ubriacarti, non ci deve essere nessun tipo di fraintendimento e nessun tipo di inciampo, – ha detto Giambruno durante la conduzione del suo programma per le reti Mediaset, Diario del Giorno –. Però se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche”, perché “poi rischi, effettivamente, che il lupo lo trovi”.

Il livello della polemica va da "Meloni e Mediaset prendano le distanze", sollecitato dal M5s a "ripugnante e offensivo" da parte del Pd. Lui si è subito difeso: "È una polemica del tutto surreale, lo faccio quasi con il sorriso, mi è doveroso precisare che nessuno in questo luogo ha giustificato l’atto, anzi sono stati utilizzati dei termini molto precisi come ‘abominevole’ per quanto riguarda l’atto e sono stati definiti ‘bestie’ gli autori di tale atto. Quindi, tutti coloro che hanno utilizzato le mie parole in maniera fuorviante, distorcendo la realtà di quanto da me detto, lo stanno facendo o perché in malafede o perché hanno seri problemi di comprendonio; mettiamo fine a tali polemiche perché stiamo rasentando il ridicolo e la politica credo abbia cose ben più interessanti da fare che non quelle di occuparsi di uno spazio giornalistico".

Ma anziché placarsi, la difesa di Giambruno ha avuto l’effetto della benzina sul fuoco. "Proprio non ci riescono a non colpevolizzare le donne. La violenza è sempre un po’ colpa loro. Non uscire da sole, non andare dove è buio, non vestirti in modo provocante. Adesso ce lo spiega anche Giambruno; non è possibile, non è più tollerabile", ha dichiarato la senatrice del Pd Cecilia D’Elia, vicepresidente della commissione d’inchiesta sul femminicidio. Sulla stessa linea il collega Marco Furfaro: "È una concezione sbagliata del rispetto e della libertà delle persone", mentre la segretaria del Pd, Elly Schlein ha tagliato netto: "È inaccettabile colpevolizzare le vittime, laddove non c’è consenso è sempre reato".

Levata di scudi anche dagli esponenti del M5s, che giudicano "inaccettabili e vergognose" le parole di Giambruno, perché sono una "rappresentazione plastica di una cultura maschilista e retrograda, che costituisce il terreno di coltura dei comportamenti violenti e dei soprusi che tantissime donne ogni giorno sono costrette a subire". È quanto lamentano le esponenti pentastellate nella commissione bicamerale d’inchiesta sul Femminicidio Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino. Vittoria Baldino, vicecapogruppo M5s a Montecitorio, auspica che "la dirigenza di Mediaset prenda subito le distanze da questa dichiarazione inquietante. Quanto alla presidente Meloni, fossi in lei mi affretterei a consigliare al mio compagno di chiedere scusa perché questo messaggio non sia assimilato alla forma mentis del contesto familiare della donna che guida il Paese".

A difesa di Giambruno Vittorio Sgarbi: "Andrea Giambruno ha detto quello che ciascun padre dovrebbe dire al proprio figlio. Cioè parole di buon senso, altro che mortificazione della donna, un elementare suggerimento che chiunque dà alla persona a cui vuole bene".