di Ettore Maria Colombo
Il prete dei migranti: "Mai visto Soumahoro con gli stivali nel fango. Li usa per i video"
Persino gli stivali con cui si era presentato il primo giorno in Parlamento, ha dovuto restituire. Non erano i suoi, ma di un bracciante che ha chiesto, gentilmente, ma indietro, il "maltolto". Una triste parabola, per il deputato – eletto a Modena, in un collegio blindato, con i voti del Pd ma su proposta e richiesta pressante di Verdi-SI – Aboubakar Soumahoro. Il quale, da ieri, si è ‘autosospeso’ dal gruppo parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra Italiana. Un atto dovuto per il deputato finito nell’occhio del ciclone per la vicenda delle cooperative di braccianti gestite dai suoi famigliari e su cui la procura di Latina ha acceso i fari. Soumahoro era noto come paladino e sindacalista dei diritti dei braccianti. Non risulta indagato, ma il nome della moglie e della suocera sono finiti nel mirino della procura e ogni giorno che passa rivelazioni sempre più imbarazzanti ne sporcano il nome, oltre che gli stivali. "Chi ha sbagliato dovrà risponderne – ha spiegato il deputato in serata, ospite di PIazza Pulita –. La mia leggerezza non me la perdono. Ho chiesto conto a mia moglie? Sì, ho chiesto il perché di questa situazione, le testimonianze che ho visto ora sono di più, rispetto agli stipendi non pagati. Mia moglie non lavora più nella cooperativa – ricorda – Ma rispetto a una situazione del genere non ci sono legami familiari". Poi c’è il dato politico che pesa come un macigno su Verdi-SI. la decisione sull’autosospensione, è arrivata al termine di una riunione fiume durata oltre sette ore cui hanno partecipato, con Soumahoro, i vertici del suo ormai ex gruppo.
Il confronto "lungo, ma sereno" - dicono fonti di Verdi-SI – ha lasciato però parecchie perplessità. La base di partenza, ribadiscono fonti di Verdi-SI, è che Soumahoro non è indagato e "noi non siamo né pm né poliziotti". "Mi sono autosospeso perché credo fermamente nei valori dell’integrità – spiega lui stesso –, ma anche per rispetto e tutela della storia che mi porta qui, che non è solo la mia ma di tante migliaia di persone. Per questo sono giunto a questa decisione". Soumahoro ha poi detto di essersi pentito del video in lacrime diffuso sui social. "Non farei mai più quel video, è stata una debolezza – sottolinea –. Vorrei chiedere scusa a tutte le persone che conoscono me, Aboubakar, per quelle lacrime".