di Giovanni Panettiere
"In questa fase di recrudescenza della pandemia dobbiamo salvare vite umane. Ben venga il Green pass a messa". Nel pieno del dibattito sull’opportunità di estendere anche in Italia l’obbligo del lasciapassare a chi partecipa alle funzioni religiose, a farsi largo a favore di ’un sacro giro di vite’ è una voce autorevole della comunità cattolica internazionale, quella del cardinale Jean-Claude Hollerich, 63 anni. Presidente della Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea, l’alto prelato, apprezzato dal fronte riformista per la sua opposizione ai populismi, è arcivescovo del Lussemburgo, uno dei Paesi, insieme a Olanda, Svizzera e Croazia, in cui la partecipazione alla liturgia è vincolata in qualche modo all’esibizione del Pass. In tema di gestione della pandemia la presa di posizione di Hollerich esplicita una dialettica interna al collegio cardinalizio dove non manca una minoranza complottista vicina ai No Vax. Da ultimo è uscito allo scoperto l’ex prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Gerhard Ludwig Müller, ancora una volta in dissenso col Papa che propugna l’obbligo morale alla profilassi.
Cardinale Hollerich, niente messa in Lussemburgo per chi è privo di certificato verde?
"Da Natale è in vigore una norma che consente la partecipazione alla liturgia soltanto a chi si è vaccinato, fatto salvo che non si tratti di celebrazioni con meno di venti fedeli".
La stretta è stata disposta dalla Chiesa o dall’autorità civile?
"Si tratta di un provvedimento del governo relativo a tutti gli incontri fra persone. Noi come istituzione ecclesiale l’abbiamo applicato alle nostre chiese convintamente".
Anche in Lussemburgo ci sono preti No Vax?
"Sì, abbiamo problemi con un piccolo gruppo di sacerdoti carismatici polacchi che rifiutano il vaccino. Questo non mi fa essere contento".
Anche taluni cardinali hanno gettato ombre sulla profilassi.
"La loro posizione non aiuta a trovare una soluzione al problema, fanno male alla gente. La disorientano".
È un altro fronte aperto dalla fronda anti-Bergoglio?
"Sì, questo modo di pensare è contrario all’autorità in generale. Esprime un postmodernismo individualista puro, mescolato da connotati religiosi".
Che cosa ne pensa delle persone che non vanno a messa per paura di contagiarsi?
"Capisco questi stati d’animo, mia madre è andata e mi ha confidato di avere avuto timore nel prendere l’Eucarestia".
Ma chi in questa fase diserta la messa per paura commette peccato?
"No, le funzioni sono trasmesse anche in televisione. In Lussemburgo non abbiamo una tv pubblica, come Chiesa paghiamo per avere la diretta delle messe. Ma lo facciamo volentieri, è un servizio, agli anziani in primis".