Giovedì 17 Ottobre 2024
MARINA VERDENELLI
Cronaca

Il 15enne suicida: "Sono vittima dei bulli". Lo aveva detto a un prof

La madre ha integrato la denuncia con le chat: "Voglio cambiare istituto". Il giorno prima della tragedia il ragazzino aveva anche preso un brutto voto.

Il 15enne suicida: "Sono vittima dei bulli". Lo aveva detto a un prof

SENIGALLIA (Ancona)

Un brutto voto preso a scuola, le confidenze fatte a un professore quattro giorni prima che decidesse di uccidersi con un colpo di pistola e i docenti che in classe avrebbero assistito alle angherie subite da Leonardo Calcina senza, però, riprendere i tre bulli che avrebbero portato il 15enne di Senigallia a togliersi la vita. Si scava nella tragedia che lunedì ha colpito la frazione di Montignano, a Senigallia, e l’istituto scolastico Panzini col ritrovamento del minorenne ormai senza vita che frequentava il secondo anno dell’alberghiero. Leo, come lo chiamavano affettuosamente a casa, aveva preso un brutto voto a scuola, 4 e mezzo nella prova di Informatica. Era l’unica macchia, però, nel suo nuovo percorso scolastico perché nelle altre materie il rendimento prometteva bene. Quel brutto voto emerge dai primi accertamenti fatti dai carabinieri della Compagnia di Senigallia, dopo il ritrovamento del corpo avvenuto grazie a un drone utilizzato nelle ricerche già dalla notte di domenica, quando Leonardo è uscito di casa portandosi dietro la pistola di ordinanza del padre vigile urbano, custodita in una cassaforte che è riuscito ad aprire. Un’insufficienza che potrebbe aver turbato ulteriormente lo stato emotivo del 15enne, già minato dagli episodi di bullismo denunciati dalla famiglia e che avrebbe subito sempre nell’ambito scolastico.

I familiari hanno appreso del votaccio solo ieri, controllando nel registro elettronico. Stando al legale dei genitori, l’avvocato Pia Perricci, il brutto voto è stato registrato solo la mattina in cui il minorenne si è era già tolto la vita. "Non poteva saperlo – osserva l’avvocato –, dal registro elettronico risulta corretto e registrato il 14 ottobre e Leonardo non c’era già più". Il minorenne poteva non averlo detto ai genitori oppure nemmeno lui ne era al corrente. Il fascicolo aperto dalla procura ordinaria ieri era ancora a carico di ignoti e con l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Anche la procura minorile, però, si sta interessando del caso e non è escluso che a breve tutte le carte passino proprio ai Minori.

Ieri mattina il padre e la madre di Leonardo sono tornati dai carabinieri di Marzocca per fare una integrazione della denuncia di bullismo già formalizzata lunedì pomeriggio, fornendo altri importanti dettagli ai militari che potranno essere utili alle indagini. Come la chat che il 15enne aveva con la madre e il padre. Rileggendo i messaggi che si erano scambiati nelle ultime settimane i genitori hanno trovato un sms del figlio in cui il 9 di ottobre aveva scritto alla mamma che aveva raccontato il disagio che viveva a scuola a un professore di sostegno che nell’istituto svolgerebbe anche un po’ da figura di coordinatore. Un professore non della sua classe che lo avrebbe ascoltato. Nell’integrazione della denuncia hanno presentato anche la lettera che il preside del Panzini, Alessandro Impoco, ha inviato martedì agli alunni, con frasi ritenute discutibili. Soprattutto in questo passaggio dove scrive "facciamo uscire i demoni che ci tormentano, quelli che chiudiamo dentro di noi fino al momento che escono incontrollati, prepotenti per prendere il sopravvento. Ma allo stesso tempo spieghiamo ai ragazzi l’importanza di non parlare (o peggio sparlare) di fatti di cui non si ha effettiva conoscenza o non si siano prima e con certezza verificate le fonti". Parole che secondo il legale dei familiari del minorenne "invitano a non parlare". Oggi pomeriggio il funerale, alle 15 nella chiesa di Montignano. Il sindaco di Senigallia, Massimo Olivetti, ha proclamato il lutto cittadino.