Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

I Lego e le prime parole in italiano Comincia la nuova vita di Mustafa

Il piccolo siriano è a Siena e attraverso i mattoncini ha imparato i nomi dei colori: giallo, rosso e verde

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Una preghiera, la Fajr, quella del mattino con un pensiero di speranza e ringraziamento per la nuova vita appena sbocciata. Poi la colazione e i giochi con i Lego insieme al piccolo Mustafa sul tappetone della nuova casa del centro Caritas di Arbia, in provincia di Siena. Gli stessi mattoncini, grazie ai quali il bimbo di 6 anni ha imparato, sotto la guida di Luca Venturi, direttore del Siena Photo Awards le sue prime tre parole in italiano: giallo, rosso e verde.

La prima domenica italiana di Munzir El Nezzel, della moglie Zeynep e dei tre figli piccoli, è iniziata così. Per loro non c’è stato nessun pentimento. Il governo turco, appena tre settimane fa, gli aveva offerto un’auto, un sussidio a vita, una casa e circa un milione di lire turche per le cure. Ma il cuore li ha spinti qui. Proprio a Venturi ieri Zeynep ha sorriso, dicendo: "Mio figlio stupirà il mondo". Adesso la speranza è che la clessidra dei dieci giorni di quarantena, ora arrivata al settimo, scivoli via veloce. Il mantra che tutti, dai volontari della Caritas, all’arcivescovo Augusto Paolo Lojudice gli ripetono è uno: "Riposatevi, ce ne sarà bisogno". Una volta usciti dalla quarantena il programma sarà fitto. Il padre Munzir e il piccolo Mustafa dovranno sottoporsi a visite preliminari. Il team del centro protesi Vigoroso di Budrio che dovrà aiutarli, li ha visti solo in foto e, al momento, non può fare previsioni sulla durata del percorso. Il primo incontro sarà a febbraio.

"La situazione di Munzir – spiegano dallo staff Caritas che segue la famiglia – è risolvibile in breve tempo, trattandosi di una menomazione derivante da trauma. Quella di Mustafa sarà più complessa perché il bambino non ha mai avuto gli arti e dovrà sperimentare il senso dell’equilibrio. Sarà un cammino lungo, ma loro sono molto determinati". Ieri la famiglia ha anche ricevuto la visita del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Incontrarli – commenta il governatore – è stata un’emozione forte. Mustafa sogna di andare a scuola con gambe e braccia come gli altri bambini. Dobbiamo fare di tutto per coronare con le adeguate protesi il suo sogno". Proprio le protesi del piccolo rappresentano il nodo più ingarbugliato da sciogliere: Mustafa infatti avrà bisogno di sostituirle durante la crescita. Almeno fino a 18 anni. La spesa da sostenere non sarà una tantum. Per questo, Venturi, il direttore del Siena Photo Awards, ha scelto di lasciare aperta la sottoscrizione sulla piattaforma GoFundme (consultabile al link www.GoFundMe.comfcan-a-photo-make-a-difference).

"Al momento – spiega – sono stati raccolti fondi per le protesi e per provvedere al fabbisogno della famiglia. Ogni persona può contribuire dalla piattaforma che rappresenta il modo più sicuro e trasparente per farlo. I fondi serviranno quando il bimbo crescerà e l’attenzione intorno a questa vicenda sarà calata". Finora sono stati raccolti 145mila euro grazie a 2mila donazioni, inclusa una record di 10mila euro. "Sono arrivate da molti Paesi del mondo, inclusi gli Usa, ma anche dalla Siria dove la vicenda ha riempito di gioia una popolo intero".

Claudio Capanni