È stato un errore quello del governo di togliere lo sconto sui carburanti da gennaio con la corsa verso l’alto dei prezzi di benzina e gasolio?
"È stata fatta una scelta in base alla coperta corta dei conti pubblici – risponde Carlo De Masi, presidente nazionale di Adiconsum – ma è evidente che il caro-carburante si trascinerà fino al carrello della spesa e che sarebbe stato meglio mantenere una quota di riduzione del prezzo e comunque sarebbe servito affrontare complessivamente il problema delle accise confrontandosi con le associazioni del Consiglio nazionale consumatori utenti che già da luglio 2021, con i primi aumenti dei prezzi del gas, avevano chiesto allora ministro Cingolani un tavolo tecnico sull’energia".
Mai attivato però?
"Mai. Speriamo che sia la volta buona venerdì, quando incontreremo il ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso".
Che cosa gli chiederete?
"La necessità di pensare a interventi non d’emergenza ma strutturali sul settore dell’energia e dei carburanti. E quindi anche sul prelievo fiscale su benzina e gasolio che vede ancora la permanenza di accise non più attuali come quelle per le guerre d’Abissinia e d’Etiopia! A fare dell’Italia uno dei Paesi con i costi dei carburanti più alti d’Europa è un Fisco che pesa per il 58% sul prezzo della benzina e il 51% su quello del gasolio".
Quindi?
"Per contrastare la spirale inflazionistica, è necessario affrontare il tema complessivo dell’energia e all’interno anche quello delle tasse che dovrebbero essere ridotte. trasferendone una parte alla fiscalità generale".
Intanto c’è chi specula.
"Non è la prima volta in un settore dove quando il prezzo del petrolio scende la riduzione dei prezzi alla pompa è sempre più lenta di quando vengono applicati gli aumenti".
Come si combattono gli aumenti ingiustificati?
"Quello dell’energia è un mercato libero, ma nei fatti ancora parzialmente tutelato. Contro le speculazioni servirebbero maggiori controlli. È positivo che si sia pensato di riattivare la figura nazionale di Mister Prezzi ma non basta: servirebbero unità a livello locale, per ogni Prefettura, che vigilino sui comportamenti scorretti e, ovviamente, li sanzionino".
Achille Perego