Mercoledì 22 Gennaio 2025
REDAZIONE ESTERI

Harry si accorda con Murdoch: niente processo al Sun (e tanti soldi per il principe)

Il secondogenito di Re Carlo lascia cadere la causa contro i paparazzi. In cambio ottiene una lunga lettera di scuse e una “somma sostanziale”

Il principe Harry con il suo avvocato David Sherborne (Afp/Ansa)

Il principe Harry con il suo avvocato David Sherborne (Afp/Ansa)

Londra, 22 gennaio 2025 – Il principe Harry ha raggiunto un accordo con il gruppo di Rupert Murdoch e farà cadere la causa per violazione della privacy e raccolta illegale di informazioni contro l’editore del tabloid The Sun, accusato di aver spiato nella sua vita dal 1996 e il 2011.

Il secondogenito di Re Carlo III ha ottenuto una lunga lettera di scuse pubblicata da News Group Newspapers insieme a una “somma sostanziale”, al momento imprecisata. Lo ha annunciato il suo avvocato, David Sherborne, all’Alta corte di Londra prima che il processo iniziasse. 

Le scuse del Sun

"NGN offre scuse complete e inequivocabili al Duca di Sussex per la grave intrusione del Sun tra il 1996 e il 2011 nella sua vita privata – ha detto il legale – compresi episodi di attività illegali svolte da investigatori privati ​​che lavorano per The Sun”. NGN si scusa inoltre con il Duca “per l'impatto su di lui dell'ampia copertura e della grave intrusione nella sua vita privata, nonché nella vita privata di Diana, Principessa del Galles, sua defunta madre, in particolare durante la sua giovinezza”. 

Il processo evitato

Il processo sarebbe dovuto cominciare ieri ma l’udienza è stata rinviata più volte per consentire le trattative tra le due parti, anche con una certa irritazione da parte del giudice Timothy Fancourt, alla fine costretto ad aggiornare la Corte ad oggi. A influire sul prolungarsi dei negoziati c'è stata anche la differenza di fuso orario tra il Regno Unito e la California, dove vive il principe Harry insieme alla moglie Meghan dopo lo strappo dalla famiglia reale britannica nel 2020 e il trasferimento negli Usa.

Questa azione legale è solo una fra quelle avviate dal duca di Sussex nella sua crociata contro la stampa popolare del Regno Unito. Ed è solo una delle 1300 intentate da altri ricorrenti contro News Group Newspaper, tutte risolte eccetto quella dell’ex parlamentare britannico Tom Watson.

Proseguendo nella causa fino a oggi, Harry aveva fatto sapere che il suo scopo era ottenere la verità e un’assunzione di responsabilità, anche a nome di centinaia di persone che non potevano permettersi le spese legali di un processo. Per Sherborne è una vittoria “enorme”, una rivincita anche per chi ha rinunciato scansando parcelle da milioni di sterline (come l’attore Hugh Grant).  

100 investigatori privati in 16 anni: le accuse

Dai vari ricorrenti l’azienda di Murdoch veniva accusata di aver frugato nella loro vita con metodi invasivi, anche ricorrendo all’hackeraggio dei telefonini.

Sherborne ha spiegato che la News Group Newspapers ha ingaggiato illegalmente più di 100 investigatori privati ​​in 35mila occasioni, nell'arco di almeno 16 anni, per spiare il principe Harry. Questo è accaduto tanto al The Sun quanto al The News of the World, e tutti i redattori e i dirigenti ne erano a conoscenza "fino ai vertici dell'azienda". "Quello che è ancora peggio è che in seguito all'arresto di un corrispondente reale nel 2006 si è sviluppata una vasta cospirazione per nascondere cosa stava realmente accadendo e chi ne era a conoscenza", ha affermato. Sherborne ha aggiunto che i dirigenti senior di News Group  hanno ostacolato la giustizia cancellando "oltre 30 milioni di e-mail" e "rilasciando false smentite". Inoltre "hanno ripetutamente mentito sotto giuramento" in tribunale. La decisione di Harry di citare News Group Newspapers in tribunale ha permesso una "storica ammissione di colpevolezza" da parte del gruppo, ha proseguito Sherborne. "Da quando ha iniziato la sua richiesta d risarcimento cinque anni fa il principe Harry e la sua famiglia hanno dovuto ripetutamente sopportare una copertura aggressiva e vendicativa", ha aggiunto l’avvocato che ha quindi chiesto al Parlamento e alla polizia di indagare su queste attività illegali, nonché su "spergiuri e insabbiamenti".