Roma, 24 gennaio 2022 - Strage di ragazzi sulle strade. L'incidente di Rezzato sabato notte lascia sgomenti: non avevano la patente i 5 giovanissimi amici che sono morti sulla provinciale nello schianto con un bus. L'auto gli era stata prestata da un amico, questo trapela dalle prime indagini. Cosa prevede il nuovo codice della strada.
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Cosa dice il codice
“Dal 2016 l’articolo 116 è stato depenalizzato“, ricorda Luigi Altamura, comandante della polizia locale a Verona. Spiega: “Se trovo una persona priva di patente perché non l’ha mai conseguita, gli è stata revocata o sospesa, finisce con una pacca sulle spalle, una sanzione che parte da 5.100 euro - 3.570 con lo sconto previsto per i pagamenti entro 5 giorni -, e il fermo amministrativo dei veicolo per tre mesi. Prima, invece, era prevista la denuncia penale”. C’è poi, aggiunge Altamura, tutto il tema dell’incauto affidamento. “Chiunque, avendo la materiale disponibilità di un veicolo, lo affida o ne consente la guida a persona che non abbia conseguito la corrispondente patente di guida (...) è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 397 a € 1.592”, stabilisce il comma 14 dello stesso articolo. Commenta Altamura: “Una sanzione da 397 euro, che si riduce a 277.90 se pagata subito. Ma di che cosa stiamo parlando? Vale una vita umana? Dobbiamo capire se il legislatore ritiene questo comportamento grave o no”.
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Multe, non esiste banca dati
Ma c’è un altro problema, che limita fortemente l’azione delle forze di polizia. “Non esiste un archivio nazionale delle sanzioni amministrative – ricorda il comandante Altamura –. La polizia locale non ha accesso allo Sdi, la banca dati delle forze dell’ordine dove sono inseriti i precedenti di polizia ma anche le sanzioni amministrative. E viceversa. Così nessuno potrà mai sapere se a un controllo si trova di fronte una persona che nel biennio è già stato fermato per guida senza patente. Perché la recidiva diventa reato penale, con l’arresto fino a un anno e la confisca del mezzo“.
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L’esame della patente
Il nuovo codice della strada, entrato in vigore il 10 novembre con le modifiche apportate dal decreto Infrastrutture, ha previsto molte modifiche sul fronte patenti: il foglio rosa dura un anno e non più sei mesi, l’esame di guida potrà essere ripetuto tre volte. Ma in un secondo momento è stata anche introdotta una semplificazione. Dal 20 dicembre i quiz da superare sono diventati trenta (prima erano quaranta) e ci sono venti minuti non più mezz'ora per rispondere con ’vero’ o ‘falso’. Dalle autoscuole era arrivato un allarme su un rischio di eccessiva semplificazione.
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Promossi e bocciati
Esami patente. Una ricerca Asaps del 2020 (rielaborazione su dati Istat) fa emergere un quadro a macchia di leopardo. Alla teoria gli idonei sono stati 7 su 10, "con un peggioramento dei risultati complessivi rispetto al 2019 di circa il 3%", 554.345 idonei contro 228.250 bocciati. Va così: al nord "il 28,19% non supera l'esame con i quiz, rispetto al 31,62% del centro, al 29,60% del sud e al 26,94% delle isole".
Nella classifica della teoria, Roma è la provincia con più bocciati d'Italia (37,37%); all'estremo opposto c'è Sondrio, che vanta 'solo' il 18,63% di respinti.
Ravenna svetta per numero di respinti all'esame di guida, con un pesante 30,48%. All'estremo opposto c'è Salerno, con il record di candidati che ce l'ha fatta, appena l'1,31% è stato bocciato.
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