Giovedì 3 Ottobre 2024
ANTONIO
Cronaca

Guerra e inflazione. La lezione di Einaudi contro l’instabilità

Gli insegnamenti dell’economista in un nuovo libro

Patuelli

L’articolo 47 della Costituzione dispone che "la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme…". L’Assemblea Costituente ne discusse in particolare nella seduta del 19 maggio 1947, nel corso della quale intervenne autorevolmente l’allora Governatore della Banca d’Italia, Luigi Einaudi, che era anche deputato alla Costituente.

Einaudi, fra l’altro, dimostrò il drammatico fenomeno dell’inflazione con la Lira italiana soprattutto negli anni della Prima e della Seconda guerra mondiale: calcolò che i risparmiatori che avessero depositato lire nel 1914, prima della Grande guerra, e non avessero mai ritirato né capitali depositati, né gli "interessi composti accumulatesi nel frattempo", fino a quel 1947, "non possederebbero più di un 15-16 per cento delle somme che avevano depositato originariamente, aumentate dei rispettivi frutti composti".

Ora l’Editore Aragno ha pubblicato un volume di Luigi Einaudi, Insegnare l’economia, lezioni al Politecnico di Torino, tenute nell’anno accademico 1909-1910, dove l’illustre studioso, che decenni dopo sarebbe diventato Governatore della Banca d’Italia e poi ministro con De Gasperi e Presidente della Repubblica, spiega che "l’interesse varia anche a seconda del sistema monetario esistente in un Paese", quando "nei Paesi in cui esiste un buon sistema monetario, il tasso d’interesse deve essere minore che non in quelli dove vige un sistema monetario cattivo. Dicesi buon sistema monetario quello in cui la moneta tipo, quella che serve nei pagamenti, rimane sempre la stessa e conserva suppergiù la stessa capacità d’acquisto nei diversi tempi".

In sostanza, per Einaudi "buon sistema monetario" è quello che garantisce meglio la stabilità del valore della moneta, mentre un cattivo sistemo monetario porta danni ai risparmiatori.

Anche nel 1909-1910 il professor Einaudi fece un esempio, sull’antecedente perdita del valore della Lira, in particolare fra il 1893-1894, quando "la moneta italiana di carta era deprezzata" e "l’oro faceva aggio sulla moneta di carta". Quindi se ne deduce che Luigi Einaudi, di fronte all’inflazione degli scorsi e di questi anni, sarebbe sostenitore di "un buon sistema monetario" come quello attuale dell’Euro che garantisce meglio della vecchia Lira italiana la stabilità del valore della moneta e più bassi tassi di interesse.

Infatti, il professor Einaudi, già oltre un secolo fa spiegava che "vi sono Paesi in cui il tasso di interesse è altissimo appunto per causa di forti variazioni nel valore della moneta e della instabilità del sistema monetario. Si comprende perciò come sia utile in ogni Paese il migliore sistema monetario possibile, il più stabile, il più sicuro: instabilità del sistema monetario vuol dire interesse caro", concludeva il professor Luigi Einaudi oltre un secolo fa, con un insegnamento memorabile e sempre attualissimo.