Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE POLITICA

C'è Grillo, bufera social contro la Rai. Freccero: "Tutta pubblicità"

Una serata dedicata al comico, insorge il Pd: "Sembra l'Istituto Luce", e #facciamo rete lancia il boicottaggio. Il direttore di Rai 2 nel mirino: "Faccio il mio mestiere"

'C'è Grillo' in onda in prima serata su Rai 2

Roma, 26 gennaio 2019 - Non si placano le polemiche intorno al programma 'C'è' di Rai 2, che lunedì 28 gennaio (prima serata), sarà dedicato a Beppe Grillo. Nel mirino è finito il neo direttore, Carlo Freccero, accusato di restituire al Movimento 5 Stelle il favore per l'incarico ricevuto. La campagna social #facciamorete, schierata contro iniziative governative come quelle relative alla gestione dell'immigrazione, adesso fa rotta contro la Rai, con un nuovo hashtag: #boicottarai2.

INTERROGAZIONE DEL PD - A guidare l'opposizione politica il Partito Democratico.  "Non è la Rai, è una specie di Istituto Luce - tuonava ieri il capogruppo dem alla Camera, Andrea Marcucci -. Ricordo ancora quando il presidente Fico indicava come modello per il servizio pubblico la BBC. Sembra passato un secolo, ora che sono al governo, hanno eletto Foa, truccando il voto della Vigilanza, hanno monopolizzato i Tg, ed ora il genio del nuovo corso Carlo Freccero inizia la serie sui nuovi eroi sovranisti con Beppe Grillo". Intanto il deputato Pd Roberto Morassut annunciava un'interrogazione al ministro Tria. 

Viale Mazzini si è affrettato a rimarcare che "non si tratta di uno spettacolo di Grillo ma di una puntata che ripercorrerà oltre 40 anni della sua carriera" e che non è previsto "nessun tipo di contratto né compenso" per lui. Il comico, si sottolinea ancora in una nota, è solo una dei protagonisti del format: dopo la puntata su Celentano del 5 gennaio, e quella di lunedì, seguiranno altri appuntamenti dedicati ad altri grandi personaggi della tv nostrana, da Roberto Benigni a Enzo Tortora. 

TWEET AL VELENO - Ma non basta a placare gli animi della Rete, che pullula di commenti al vetriolo e battute sulle scelte di palinsesto di Freccero (hashtag #facciamorete e #boicottaRai2), considerato vicino ai grillini. "Cercasi coraggioso infiltrato che ci elenchi i prodotti pubblicizzati dalla # Rai durante il programma del fascista # Grillo, perché possano essere boicottati da tutti. Grazie, sarà ricordato come un eroe". O ancora: "Più Grillo per tutti. Così Freccero costruisce l’altra Rete del Movimento". E poi: "Conflitto d'interessi enorme e spudorato. Via Freccero dalla Rai".  Solo per fare alcuni esempi. 

LA REPLICA DI FRECCERO - E così nella querelle interviene direttamente lui, Freccero.  "Io riporto i personaggi storici della tv sullo schermo di Rai2, da Celentano a Grillo a Benigni e loro li vorrebbero censurare. Fate un po' voi...", contrattacca. Paura delle campagne social? Affatto: sono "tutte pubblicità per il programma". 

"Io mi occupo di audience - spiega il direttore di Rai 2, interpellato dall'Adnkronos - e porto risultati. Altro che politica. In pochi hanno notato che lavorando per la Rai ho spostato il programma su Grillo al lunedì per controprogrammare Celentano, nonostante sia un grandissimo estimatore e direi debitore di Adriano, perché mi ha regalato una della più belle avventure televisive della mia carriera che è stata 'Rockpolitik'. Io devo far sopravvivere Rai2 anche di fronte alla programmazione dei mostri sacri della concorrenza. E non guardo in faccia a nessuno. Faccio il mio mestiere". 

Poi all'Agi commenta: "La censura non muore mai. Abbiamo ritirato fuori 'Ultimo tango a Parigi' dal rogo ma evidentemente Beppe Grillo rappresenta uno scandalo ancora maggiore".