Roma, 27 marzo 2024 – Nicola Gratteri, procuratore di Napoli, è intervenuto sui test psicoattitudinali per i magistrati. “Se la politica ritiene che test psicoattitudinali siano indispensabili per i magistrati – ha dichiarato -, io aggiungo facciamoli per tutte le strutture apicali della pubblica amministrazione di questa nazione. Quindi anche nei confronti dei politici, soprattutto quelli che hanno incarichi di responsabilità di governo, incarichi regionali e comunali.
E dato che ci troviamo, oltre ai test psicoattitudinali facciamo anche il narcotest perché chi è sotto l’effetto di cocaina può fare dei ragionamenti alterati o prendere decisioni frutto di ricatti. E dato che ci troviamo, facciamo anche l’alcoltest perché chi magari quel giorno è ubriaco può dire delle cose che possono condizionare l’opinione pubblica in modo negativo”. Gratteri ha parlato a margine di una conferenza negli uffici della procura partenopea sugli arresti per due omicidi di camorra.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto dalle telecamere del TG1. “Il test psicoattitudinale io l’ho già fatto a suo tempo. Per quanto riguarda gli altri sono assolutamente disponibile”, ha fatto sapere. Nell’intervista Nordio ha ribadito che con la previsione dei test “abbiamo recepito le indicazioni delle commissioni giustizia di Camera e Senato” e che “ai test attitudinali sono sottoposte anche le forze dell’ordine; se il pubblico ministero è il capo della polizia giudiziaria, non si vede perché non debba essere sottoposto ad un test attitudinale cui sono sottoposti queli che lavorano per lui”. Inoltre, il ministro ha sottolineato che “sarà tutto gestito dal Consiglio superiore della magistratura, quindi non ci sarà alcuna interferenza governativa”.
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