Martedì 10 Settembre 2024
PIERFRANCESCO DE ROBERTIS
Cronaca

Google, Youtube e il Grande mercato

Google (Ansa)

Google (Ansa)

Google e Youtube hanno pagato una supermulta di 170 milioni di dollari per chiudere un’inchiesta negli Stati Uniti scaturita da accuse sulle violazioni al codice di tutela della privacy dei minori. Fin qui la notizia, che arriva nei giorni in cui in Irlanda sempre Google incontra analoghi problemi per un’indagine della locale Autorità per la protezione dei dati personali. Le inchieste si susseguono, le multe fioccano (analoghe ne erano state inflitte nei mesi scorsi ad altri big del web) ma la realtà è che siamo nell’era del Grande Fratello e nonostante le centinaia di firme che apponiamo in tanti moduli per proteggere la nostra privacy siamo la generazione più spiata della storia. Le autorità garanti in tutte le parti del mondo fanno del loro meglio per difendere i cittadini, ma è come svuotare il mare con un secchiello. Le multe sono di importi irrisori rispetto ai guadagni che le multinazionali del web conseguono spesso con operazioni di elusione fiscale ai limiti del lecito, le tecnologie sono così complesse e in cosi rapida evoluzione che i controllori fanno fatica a tenere il passo dei controllati. Il risultato è che siamo senza tutela, siamo merce in mano a chi fa baratto di noi e dei nostri dati.