In molti sono sono partiti nelle ultime ore dalla Campania e dal Lazio. Sapevano che i propri cari erano partiti verso la meta calabrese. Hanno provato a chiamare per tutta la giornata, ma dall’altra parte del cellulare solo silenzio. Con l’ansia e l’angoscia, senza avere risposte di nessun tipo (fino a sera non si conoscevano i nomi dei morti e dei dispersi), si sono messi in viaggio nella speranza di risvegliarsi presto dall’incubo.
La testimonianza di un superstite: "Travolti da una valanga d'acqua"
Dall’inferno ne è invece uscito vivo un escursionista olandese, che con una vistosa benda in testa, racconta in lacrime la terribile esperienza: «È arrivata una valanga d’acqua all’improvviso. Non abbiamo avuto il tempo di fare nulla. Sono stato davvero fortunato. Una cosa incredibile», aggiunge in un buon italiano. «Sono davvero senza parole e piango le persone che non sono riuscite a salvarsi».
«È una immane tragedia. I nostri ospiti per fortuna erano già rientrati dall’escursione. Al momento sono qui nella piazza di Civita che è piena di tutti i mezzi di soccorso possibili. Speriamo che il bilancio non peggiori. Cinque o sei dispersi? Il problema è che quel numero potrebbe non essere così certo perché oltre ai turisti che si muovono con le guide, in molti si avventurano da soli». Lo dice il proprietario del B&B ‘La Locanda di Civita’, a pochi chilometri dalle Gole del Raganello. «In condizioni meteo normali - prosegue - il percorso alle Gole lo possono fare anche i bambini ma oggi (ieri, ndr) c’è stato un forte temporale in alta quota, dove nasce il torrente. Gli anziani del paese di San Lorenzo mi hanno detto che è caduta tanta pioggia come non se ne vedeva da 50 anni e nel giro di mezz’ora il livello del torrente è cresciuto a dismisura».
Gole del Raganello, escursione solo per veri esperti
C’è poi il racconto di Emanuele, guida nella zona del Parco del Pollino. «Si sono avventurati senza guida, è una cosa che succede tutti i giorni purtroppo. Solo che la variabile questa volta è stato il cattivo tempo. Se nel primo pomeriggio c’è la pioggia non si parte», spiega precisando che spesso i turisti non sono attrezzati, né con mute o scarpe adeguate, per fare delle escursioni nel canyon delle gole. Tutto questo mentre un altro testimone racconta di come «un gruppo fosse più in alto mentre altri escursionisti fossero più in basso rispetto al torrente: quelli travolti dall’ondata di piena».